ll Budoni sul ring, Cerbone: «Campionato avvincente, avversarie organizzate e nessuno regala niente»

Primo pareggio dopo due vittorie e terza gara di fila senza subire gol. Il Budoni fa 0-0 nel big-match di sabato a Monastir e il tecnico Raffaele Cerbone sa dare il giusto valore al punto conquistato, sia per l'alto valore dell'avversario e anche per aver affrontato la sfida con un modulo diverso da quello provato sin dalla preparazione per l'assenza di tanti esterni d'attacco. 

«Abbiamo fatto un risultato importante contro una squadra importante - afferma il tecnico dei galluresi - Continuamo la nostra striscia senza subire gol, avendo fatto due trasferte estremamente complicate, perché anche Carbonia rimane tale a mio avviso, ed essendo anche in totale emergenza. Col Monastir siamo stati costretti a cambiare il nostro assetto, non avendo esterni: Belloni si è fatto male, Gavrila era in panchina ma non poteva neanche entrare, Cappai infortunato e Piassi squalificato. Ci siamo un po' improvvisati, tra virgolette, ma la squadra ha dimostrato grande sacrificio, facendo una partita un po' più accorta e, alla fine, abbiamo portato via un un pareggio, nel complesso giusto». 

Mister Cerbone conosce le grandi insidie di questo campionato con tante squadre ambiziose. «Il Monastir ha sei-sette giocatori di livello assoluto, non abbiamo avuto timore ma rispetto. Partite morbide non ce ne sono, le squadre sono tutte organizzate, scorbutiche e i tre punti te li devi sudare, avendo carattere, grande convinzione e cuore perché nessuno te li regala. Questo è un campionato avvincente anche per questo e, quindi, ancora più bello; bisogna stare sempre sul pezzo perché se dai qualcosa per scontato è il momento in cui ti scotti e ti fai male. Noi lo sappiamo e l'abbiamo già capito anche l'anno scorso, quindi staremo sempre sul pezzo cercando di crescere come qualità di gioco. Speriamo di recuperare al più presto tutti perché vogliamo giocare un calcio un po' più propositivo, cercando di sfruttare le caratteristiche degli esterni bravi nell'uno contro uno, ed essere più competitivi su tutti i fronti».