Lnd, Andrea Delpin all'assalto del posto lasciato libero da Carlo Tavecchio

È arrivata l'ufficialità, Andrea Delpin il presidente del comitato regionale della Figc è candidato al vertice della Lega Nazionale Dilettanti. L'ascesa di Carlo Tavecchio, recentemente eletto presidente della Federcalcio, apre a Delpin la breccia che porta a Roma. La comunicazione è giunta ai comitati regionali dando inizio alla sua campagna elettorale. Delpin che l'Assemblea Ordinaria del CRS, aveva a novembre 2012 rieletto all'unanimità, per alzata di mano, presidente del Comitato Regionale Sardegna, dandogli il secondo mandato quadriennale - LEGGI L'ARTICOLO - ha più di una possibilità di sedere nella poltrona più alta del calcio dilettantistico. La concorrenza, seppur spietata, che arriva dai comitati regionali della FIGC del Lazio, della Sicilia, della Toscana e della Lombardia, è battibile.

La politica di ascolto e confronto che ha caratterizzato la sua attività dirigenziale, lo ha posto nel gradino delle preferenze che i primi rumors stanno manifestando. Il suo curriculum è invidiabile. È stato già alla presidenza (2010) della Federazione mondiale ISF (International Schoolsport Federation), una federazione che annovera 72 nazioni in rappresentanza di tutti i Continenti e che organizza i campionati mondiali studenteschi di numerosi sport, fra questi, il calcio. Presidente del Comitato regionale del settore giovanile, docente universitario nella facoltà di scienze motorie di Cagliari, presidente regionale della Federazione di pallavolo. Un cagliaritano doc che potrebbe porre un'ulteriore base di discussione sulla quale Tavecchio ha dicharato che continuerà a esercitare mostrando quella capacità d'ascolto frutto di un rapporto di stima appena trascorso, che tale continuerà ad essere. Parole d'elogio che avrebbero un riverbero su tutto il movimento dilettantistico sardo.

«Voglio mettermi in gioco - ha dichiarato ieri il presidente Delpin - il vertice della Lega nazionale dilettanti è un luogo di prestigio per l'intero calcio regionale. Questo incarico, non sarà semplice da raggiungere: sono tanti i concorrenti, abili e di spessore e con anni esperienze sul campo. Una svolta per rilanciare l'intero comparto calcistico nazionale». Il dirigente massimo dovrà essere eletto entro la metà di novembre. La palla ora passa ai vertici calcistici delle altre regioni italiane. Dalle loro preferenze si otterrà il pass per la Capitale.