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Lega Nazionale Dilettanti
E la prossima stagione parte ufficialmente l'1 settembre

Lnd, i criteri sugli esiti delle competizioni passeranno al vaglio del Consiglio Federale di inizio giugno

Il verdetto tanto atteso è arrivato. I campionati di calcio gestiti dalla Lega Nazionale Dilettanti sono stati fermati definitivamente dopo una lunga pausa, durata circa tre mesi dalle ultime gare ufficiali giocate (risalenti all'1 marzo nella maggior parte delle regioni). Lo stop è arrivato in seguito alla decisione del Consiglio Federale del 20 maggio (inizialmente programmato per l'8), su proposta del presidente della Lnd Cosimo Sibilia che già nelle ultime due settimane era stato costretto ad accantonare l'idea di far tornare in campo l'esercito dei dilettanti che consta 14mila club e ben 1 milione e 200 mila atleti non professionisti.

Si è atteso troppo per una conclusione che appariva chiara già da marzo? Sicuramente sì, stando al "sentiment" delle stesse società che vedevano impossibile riavviare in sicurezza uno sport di contatto che si trascinava diverse problematiche alla luce dei vari Dpcm via via emanati dal governo Conte: distanziamento sociale (uso di mascherine fra persone non dello stesso nucleo familiare), divieto di spostamento tra comuni (quello tra regioni resta in vigore sino al 3 giugno), divieto di assembramento (viaggi in macchina non più di due persone non conviventi), costi per l'idoneità sportiva (compreso lo screening di massa attraverso test), la scadenza della stagione non prorogabile oltre il 30 giugno. 

 

Ma l'attesa, intanto, è servita a mettere al centro le problematiche cui andrà incontro il calcio dilettantistico che si basa sulla forza economica imprenditoriale dei presidenti e dirigenti (e tante piccole sponsorizzazioni) che subiranno il contraccolpo del lockdown. I provvedimenti presi dal Governo per ristorare il calcio dilettantistico sono tanti e diversi, nelle prossime settimane sarà utile capire come si tradurranno per le singole società. 

Nel frattempo c'è da capire come verranno gestite le classifiche, compito del Consiglio Direttivo della Lnd - cui prenderanno parte i presidenti dei Comitati Regionali - in programma domani ma che non potranno essere definitive per gestire la chiusura della stagione 2019-20 perché si tratta di "formulare delle proposte al riguardo da presentare poi al Consiglio Federale". Così è accaduto alla Lega Pro che, nell'Assemblea del 7 maggio, aveva votato per lo stop definitivo ai campionati ma ieri le varie componenti del calcio hanno votato per la ripresa di tutt'e tre i campionati professionistici. 

 

La Lega Nazionale Dilettanti, che avrebbe anche potuto decidere direttamente in autonomia senza far fare un'ulteriore passaggio, ha fatto sapere in una nota che "sarà sempre il Consiglio Federale a stabilire i criteri relativi agli esiti delle competizioni su proposta del Consiglio Direttivo della LND che si terrà venerdì". Ma quando ci sarà allora il prossimo Consiglio Federale? Verosimilmente il 2 o 3 giugno perché settimana prossima, giovedì 28 maggio, il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha convocato una riunione con il presidente Figc Gabriele Gravina, quello di Lega serie A Paolo Dal Pino (a questo punto anche le altre due leghe) e i vertici delle altre componenti per parlare - coi nuovi dati pandemici alla mano che si spera sempre più confortanti - della data della ripartenza della serie A (e di B e C) che poi verrà appunto ufficializzata nel Consiglio Federale all'interno del quale verranno anche analizzate le proposte fatte dalla Lnd sul tema delle promozioni e retrocessioni verso le quali difficilmente Gravina e le altre componenti andranno contro. 

 

L'indirizzo del Consiglio Federale. Guardando a cosa è stato scritto ieri nella nota fatta dagli uffici di via Allegri si capisce come verranno gestite le classifiche:

"Precedentemente al riavvio dell’attività agonistica sarà competenza del Consiglio Federale determinare i criteri di definizione delle competizioni laddove, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le stesse dovessero essere nuovamente sospese, secondo i principi di seguito indicati: individuazione di un nuovo format (brevi fasi di playoff e playout al fine di individuare l’esito delle competizioni ivi incluse promozioni e retrocessioni; in caso di definitiva interruzione, definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi che tengano conto della organizzazione in gironi e/o del diverso numero di gare disputate dai Club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni".

Perciò, laddove si prefigurasse una sospensione definitiva dei campionati per i quali è stata decisa la ripartenza (A, B e C) le classifiche verrebbero corrette con la media-punti se tutte le squadre non hanno disputato lo stesso numero di partite, prevedendo comunque promozioni e retrocessioni. E se perciò i campionati della Lnd ricadono nell'ipotesi di "definitiva interruzione" saranno soggetti anche loro a promozioni e, soprattutto, retrocessioni? Se per ogni campionato dei dilettanti la promozione viene sempre assicurata alla prima in classifica, le retrocessioni sono differenti tra dirette e tramite playout. Domani si capirà intanto quale sarà la proposta del Consiglio Direttivo con la possibilità, quasi certamente, che i singoli Comitati Regionali potranno apportare degli aggiustamenti (ripescaggi di retrocesse) in base a come vorranno organizzare i propri campionati di competenza.

 

Un grado di giudizio. Il Consiglio Federale ha confermato quanto previsto nel "decreto rilancio" e cioè l’abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva (direttamente il Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente il Tar e il Consiglio di Stato) in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 2019/20 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 2020/21.

 

La nuova stagione. Per effetto di quanto deliberato sul proseguo delle competizioni nazionali professionistiche fino al 20 agosto (data ultima di chiusura delle competizioni di Serie A, B e C), la stagione sportiva 2020/21 avrà inizio il prossimo 1 settembre. Di conseguenza è prevedibile far traslare l'inizio delle competizioni ufficiali nel mese di ottobre anche per avere eventualmente tempo di tesserare calciatori professionisti il cui contratto "esteso" nelle scadenze terminerà il 31 agosto.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2019/2020