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Cosimo Sibilia, presidente Lnd
«Le nostre prime decisioni di non giocare risalgono al 23 febbraio»

Lnd, Sibilia parla alla La7: «Lo stop delle partite per tutelare medici e forze dell'ordine»

La Lega Nazionale Dilettanti ha fermato le gare dell'8 marzo quando si poteva fare attività agonistica a porte chiuse e, perciò, in anticipo con i provvedimenti successivi presi dal governo coi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri che, nello specifico del sport, blocca i campionati fino al 3 aprile.

Il presidente della Lnd Cosimo Sibilia, intervenendo in mattinata a "L'aria che tira" trasmissione televisiva del La7, è tornato sulle prime decisioni prese dal Consiglio Direttivo non appena è scattata la prima parte dell'emergenza Coronavirus: «Noi abbiamo assunto già una decisione il 23 febbraio scorso bloccando immediatamente le gare nella regione Veneto, Lombardia e la città di Torino, per un totale di 2121 partite delle circa 550mila che organizziamo tutto l'anno. Abbiamo voluto dare una dimostrazione di essere coerenti con il momento ddei campionati rastico che stava vivendo l'Italia, diventato ancor più negativo coi risultati degli ultimi giorni. Le decisioni sono state prese consultando tutti i territori, i nostri rappresentanti come i presidenti regionali e i componenti delle delegazioni provinciali della Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna e poi siamo arrivati alla determinazione di bloccare tutto fino al 3 aprile».

 

Sibilia non ha parlato di date e né di scenari sulla fine dei campionati, anche perché qualsiasi ripresa delle attività sportive è condizionato all'emergenza nazionale che, in questo momento, porta a pensare a tempi molto lunghi. «Abbiamo preso immediatamente una posizione, drastica ma in assoluta coerenza con il momento, anche per evitare che medici, ambulanze e forze dell'ordine non fossero al seguito delle nostre gare non giocate ma destinate al servizio dell'emergenza che purtroppo ci sta aggredendo in una maniera forte e incisiva». Proprio perché gli operatori sanitari e le forze dell'ordine saranno impegnati a lungo sul territorio nazionale per garantire la salute dei cittadini e il rispetto delle regole è molto difficile pensare ad un completamento della stagione sportiva ed è più probabile che vengano interrotti anticipatamente i campionati.