I bianchi vincono dopo 50 giorni, riaccese le speranze salvezza
L'Olbia è viva, 4-1 alla Recanatese con doppietta di Ragatzu
L'Olbia prende il bivio giusto. Da una parte c'era la via per la retrocessione sicura e non è stata imbucata, dall'altra una speranza-salvezza da tenere viva ed è stata presa, perchè il 4-1 alla Recanatese è il segnale che i bianchi non vogliono darsi per vinti. Al temine di una settimana complicata per la contestazione della tifoseria, esplicitata con uno striscione esposto fuori dal Bruno Nespoli con scritto “avete rotto”, la squadra di Gaburro sfodera una grande prestazione col ritorno al gol - dopo due turni - e al successo - dopo cinquanta giorni - che serve a ricacciare indietro la Fermana e l'ultimo posto (+3), ad accorciare sulla quintultima (da -11 a -9, col playout che non si disputa se il distacco è superiore agli otto punti) e portandosi a -5 dagli stessi marchigiani.
La gara. L'inizio è equilibrato con le due squadre che cercano di alzare i ritmi senza però scoprirsi. Così il primo tentativo è dell'Olbia e su calcio d'angolo, all'8′ Motolese stacca bene di testa su palla calciata da Ragatzu dalla bandierina ma c'è una deviazione in corner di un avversario. Al 16' cambia il punteggio ed è merito del duo d'attacco Nanni-Ragatzu col primo che appoggia di petto al compagno per la conclusione in bicicletta col destro, Meli respinge laterlamente ma nulla può sul diagonale dalla linea di fondo di Montebugnoli che col sinistro anticipa l'intervento di Rizzo e insacca la palla in fondo al sacco. Il gol come una liberazione con Nanni che, al 26', cerca il raddoppio colpendo di testa la palla crossata da sinistra da parte di Ragatzu, non c'è grande forza e Meli salva in presa evitando che Dessena risolve il tutto col tap-in. Passa 1' e i bianchi vedono nuovamente le streghe perché Melchiorri serve Sbaffo al limite dell'area, il capitano controlla e di collo destro al volo batte Rinaldi con una conclusione a scendere con palla infilata sotto la traversa. Nulla da fare per Rinaldi. Che non sia la solita Olbia che poi si deprime e spegne lo si capisce al 31’ perché Nanni riceve palla centralmente tra Ferrante e Shiba da parte di Biancu e, con la punta della scarpetta destra, batte Meli alla sua destra. Quarto gol della punta sanmarinese convocato in nazionale, che si rende protagonista al 41’ con uno spunto al limite dell'area, accentrandosi da sinistra, per poi calciare col destro, palla intercettata dal braccio di Raparo e per l’arbitro è calcio di rigore che Ragatzu trasforma aprendo il piatto e spiazzando Meli. L’Olbia supera se stessa perché mai aveva realizzato tre gol in una gara. Prima del riposo c'è spazio anche per un numero di Ragatzu che serve a sinistra Motolese, sinistro in diagonale dentro l'area e Meli risponde in due tempi chiudendo bene il primo palo.
Il quarto gol è solo rimandato all'8' della ripresa quando Shiba sbaglia il controllo in uscita e si fa soffiare palla da Biancu, sulla sfera arriva Ragatzu che la colpisce col destro di prima intenzione battendo Meli. Settimo gol stagionale per il numero dieci. Gara chiusa e pokerissimo mancato al 20' dal sinistro in girata di Nanni da dentro l'area, Meli si distende sulla sua destra a manda in angolo. La Recanatese si rialza dal tappeto solo per farsi vedere con due conclusioni dalla distanza del neoentrato Ferretti (35') e di Sbaffo (47') ma entrambe finiscono alte sulla traversa. Risultato finale invertito rispetto al match dell'andata in cui furono i marchigiani a festeggiare il 4-1 interno.
OLBIA: Rinaldi; Palomba, Bellodi (17’ st Scaringi), Motolese; Arboleda (45’ st Zallu), Dessena (33’ st Scapin), La Rosa, Biancu, Montebugnoli; Ragatzu (45’ st Gennari), Nanni (33’ st Bianchimano). A disp.: Van der Want, Incerti, Mameli, Fabbri, Guidotti. All. Marco Gaburro.
RECANATESE: Meli; Shiba (17’ st Veltri), Ferrante (33’ st Ferretti), Peretti; Rizzo, Raparo, Carpani (1’ st Morrone), Pelamatti; Sbaffo, Lipari (1’ st Ahmetaj); Melchiorri (22’ st Guidobaldi). A disp. Mascolo, Allievi, Prisco, Raimo, Fiorini. All. Giacomo Filippi.
ARBITRO: Giuseppe Mucera di Palermo.
RETI: 16’ pt Montebugnoli, 27’ pt Sbaffo, 31’ pt Nanni, 42’ pt Ragatzu (rig), 8’ st Ragatzu
NOTE: Ammoniti: Arboleda, Montebugnoli, Zallu. Angoli: 4-3. Recupero: 3’ + 5′.