In arrivo anche i tre punti per la gara col Fonni
Lo Stintino scala posizioni, Pulina: «Ci siamo anche noi, presto avremo la condizione fisica e mentale giusta per essere protagonisti»
Lo Stintino fa la voce grossa nel derby del Golfo dell'Asinara superando in trasferta per 2-1 i cugini del Porto Torres al termine di una gara convincente e vinta in rimonta. Uno dei protagonisti del successo biancoceleste è stato l'attaccante Michele Pulina, autore di uno dei due gol (nella foto dell'Acd Stintino/LuSe): «Una partita non semplice e su un campo difficile. Siamo stati bravi a giocare sempre la palla, rischiando poco. Primo tempo battagliero dove abbiamo pareggiato meritatamente, vista la mole di gioco prodotta. Nel secondo tempo abbiamo ribaltato il risultato e potevamo chiudere prima la partita arrotondando il punteggio. Evidentemente, per ora, ci piace soffrire. Abbiamo corso per 95 minuti tenendo un buonissimo ritmo, piano piano stiamo arrivando al 100% della condizione. Ma fare punti ora è stato fondamentale, loro sono un'ottima squadra e sono sicuro che non solo riprenderanno presto a vincere ma che a Porto Torres poche squadre andranno via con l'intera pista in palio». Come in Coppa Italia Pulina è andato segno ma, se a settembre il gol è valso l'accesso agli ottavi, quello di domenica ha permesso ai biancocelesti di pareggiare: «Il mio gol è la classica giocata da attaccante, su un cross rasoterra di Sias sono andato ad anticipare il difensore e l'ho messa alle spalle del portiere. Ho dimostrato ancora che scatto discretamente bene nonostante l'età. Il gol di Masala, invece, è stato bravo lui ad inserirsi su calcio d’angolo e di testa di battere a rete. Nonostante sia un difensore l'ha messa dentro come un centravanti».
Tre punti pesanti per restare in scia di Thiesi e Ilvamaddalena che stanno dominando questo inizio di stagione: «Non guardiamo la classifica, siamo partiti in ritardo e con delle difficoltà, pensiamo partita dopo partita e poi, al giro di boa, tireremo le somme. Mancano ancora otto partite al termine del girone di andata, ora è importante dare il 100% su tutti i campi per fare più punti possibili. Domenica abbiamo avuto grande carattere, non era semplice contro una bella squadra rimediare allo svantaggio su un campo difficile e in condizioni meteorologiche particolari. C'è stato un grande spirito di gruppo e sacrificio, oltre che un'ottima prestazione». La classifica dello Stintino potrebbe avere un impulso giovedì con la vittoria a tavolino contro il Fonni che ha sbagliato nell'utilizzo dei fuoriquota: «Anche quello sarà un segnale importante. Ci siamo anche noi e stiamo arrivando alla condizione fisica e mentale giusta per fare un campionato da protagonisti. Ci godiamo questa vittoria ma la testa è già a Luogosanto, un altro test molto difficile contro una buona squadra ma il nostro obiettivo rimane sempre lo stesso. Rispetteremo l’avversario e con molta umiltà andremo per cercare di centrare i tre punti. Ho ancora voglia di vincere e far gol. Metterò a disposizione la mia personalità e l’esperienza per lottare e vincere ogni domenica».
A precedere il successo sul Porto Torres è arrivato anche il passaggio del turno in Coppa Italia contro il Calangianus: «Un altro nostro obiettivo stagionale, vogliamo andare avanti il più possibile. Ci teniamo a fare bene anche in questa competizione. Ora ci aspettano i quarti contro l'Ilva, due gare molto difficili che saranno considerate due finali anticipate. Noi saremo pronti a dare battaglia perché vogliamo la semifinale». Fino ad ora Pulina è andato a bersaglio 4 volte tra campionato e Coppa, risultando spesso decisivo: «Come contro il Fonni la dea bendata non è stata certamente favorevole nei miei confronti. Il mio bottino poteva essere più cospicuo ma la cosa più importante è l'impatto che ho avuto con questa maglia mettendoci impegno, sacrificio e dedizione. Il mio scopo è quello di contribuire a ottenere l’obiettivo finale, i gol per me sono sempre di vitale importanza ma preferisco sempre che la mia squadra vinca. E comunque sono convinto che la doppia cifra la toccherò anche quest’anno quindi non vivo il gol come un assillo, ma la fame e la cattiveria che metto in campo e cercare di far gol per portare alla vittoria i miei compagni». Andrea Benenati