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Lulù e gli altri... Carrus disarmato
il tecnico Piras: "Domenica non giochiamo"

Lulù e gli altri... Carrus disarmato

Secondi in classifica, a tre punti dal Porto Torres ma il Muravera rischia di buttare al vento una stagione che dopo 21 giornate e 43 punti conquistati non può che dirsi fantastica. Squadra e società sono ai ferri corti e domenica a Villasimius i giocatori minacciano di non andare a giocare. «Finché Nino Carrus sarà il presidente del Muravera noi non scenderemo più in campo», dice il capitano gialloblù Lulù Oliveira.

Il perché di un simile gesto si spiega con un rapporto che è andato via via deteriorandosi in questi cinque mesi. Stipendi pagati a singhiozzo, promesse di pagamenti quasi sempre rinviate, trasferte organizzate all'ultimo istante, allenamenti sostituiti da interminabili riunioni e una fiducia che ora è venuta a mancare. «La squadra non crede più alle parole di Carrus - continua Oliveira - soprattutto da quando è entrato negli spogliatoi dopo la gara persa in casa con il Sant'Elia dicendo a tutti noi che i soldi erano finiti e che dovevamo cercarci squadra perché ci avrebbe svincolato». Era il 3 gennaio, la prima gara dell'anno e tre giorni dopo c'era la gara contro il Fertilia, una trasferta già organizzata, partendo dal sabato, ma che stava per essere annullata. «Siamo andati ad Alghero di domenica mattina e solo grazie all'intervento di alcuni tifosi», chiarisce il tecnico Marco Piras. Che nel frattempo ha disertato l'allenamento a Muravera riunendo la squadra a Cagliari nei campi in sintetico all'interno del Parco di Monteclaro. «Abbiamo affittato i campi pagandoli di tasca nostra - dice ancora Piras - sperando che la situazioni si sblocchi ma di questo passo a Villasimius non andremo a giocare. Io sto con i miei ragazzi, sono stato chiamato ad allenare la prima squadra e non la Juniores. E questo è il mio gruppo». Un gruppo che, in tutte queste avversità, «sta disputando una stagione meravigliosa» gonfia il petto Oliveira. «La squadra è allarmata dopo la sfuriata di Carrus e si è rotto il rapporto di fiducia con lui - aggiunge Lulù - Poi i due ragazzi siciliani, Bruscia e Lojacono, ospiti del presidente sono stati mandati via di casa e ora sono in mezzo alla strada. Così non si può più continuare».

Il presidente incassa la decisione ma vuole chiarire alcune cose: «Innanzitutto non ho alcun debito nei confronti di nessun giocatore, chi dice il contrario deve stare attento perché ho delle ricevute firmate da ciascuno di essi che posso portare anche subito in Figc». Carrus è sorpreso e ferito: «Non mi sarei mai aspettato una presa di posizione del genere da parte della squadra ma se hanno deciso di non scendere in campo a Villasimius si assumono le responsabilità. Io darò tutto in mano ai miei avvocati che interverranno nelle sedi opportune». Dagli uffici della Figc, intanto, cascano dalle nuvole: «Di tutta questa situazione tra giocatori e società sappiamo solo ciò che filtra dagli organi di stampa; non abbiamo ricevuto, ad oggi, nessuna comunicazione ufficiale da parte della società Muravera».

La squadra che prova ad esonerare il proprio presidente è un boccone che Carrus non riesce a digerire: «Io amo il Muravera e l'ho dimostrato tra anni fa quando l'ho salvato, insieme ad altri, dalla Terza categoria. Il primo anno abbiamo raggiunto i play-off, il secondo abbiamo stravinto il campionato di Promozione e quest'anno i risultati parlano chiaro». Come i bilanci, tiene a precisare Carrus: «Quest'anno è stato approvato con un buco di 38mila euro che ho tappato io e la mia famiglia. Così come tutti quelli che si sono creati ad agosto, settembre e dicembre. Questo perché gli "innamorati" del Muravera prima promettono di darmi una mano e poi si tirano indietro». Il presidente spiega così il gesto della squadra: «Stanno al gioco dei sobillatori che vogliono rilevare la società, quelli che fanno giochi sporchi approfittando di un mio momento di difficoltà. Io sarei disposto anche a cederla ma solo se dietro c'è gente seria. E non mi sembra questo il caso».

Il paese Muravera è scosso, teme di poter perdere una squadra che sta facendo sognare tutti. Le trattative per il passaggio di proprietà sono già iniziate, si dice sulla base di 80mila euro. Intanto il campionato incombe, a Villasimius potrebbe scendere la Juniores a meno che non ci sia una svolta in queste ore. Il countdown è già iniziato.

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2009/2010
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Sardegna
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