«Malu ha fatto un ottimo lavoro, ora spetta a me»
Luogosanto, un trittico di gare per sognare, Nativi: «Non mi piacciono i proclami ma mettersi limiti sarebbe da stupidi»
Chiamato in corsa, da appena tre settimane, per porre rimedio all'improvvisa crisi tecnica apertasi dopo il clamoroso quanto inaspettato addio di mister Pasquale Malu, Carlo Nativi ha cercato subito di dare la sua impronta al Luogosanto e sino ad ora i primi risultati stanno dando ragione all'ex bandiera del Tempio: esordio assolutamente positivo, con il 3 a 0 rifilato a domicilio al fanalino di coda San Teodoro, e bis offerto prontamente nel match successivo, tutt'altro che semplice, contro la sempre ostica Oschirese. Gli azzurri ora sono attesi da un trittico di partite di altissimo spessore: si incomincia con la trasferta di Thiesi, passando dal confronto interno contro la lanciatissima Lanteri, che conserva un vantaggio di sei lunghezze, arrivando al big-match di Stintino, in programma nella seconda uscita di marzo.
«Quella di domenica è stata una bella vittoria — dichiara il 44enne tecnico gallurese — contro una squadra molto forte: credo proprio che la classifica non rispecchi il loro reale valore e contro di noi l'hanno dimostrato ulteriormente. Ci siamo trovati di fronte un avversario tosto, nonostante fossero un po' scossi dal lutto che li ha colpiti negli scorsi giorni».
Il tecnico scende nel dettaglio. «Sul 2 a 0 abbiamo avuto diverse occasioni per chiudere il discorso, ma non ci siamo riusciti. Nel secondo tempo loro si sono battuti alla grande, mettendoci in grossa difficoltà soprattutto attraverso i calci piazzati e così si sono portati sul 2 a 2».
L'epilogo ha sorriso ai padroni di casa. «Grazie a Dio siamo un gruppo valido dal punto di vista mentale: i ragazzi non hanno mollato e al 94' è arrivato il gol-vittoria: sono contentissimo per la reazione, abbiamo mantenuto la calma nei momenti di maggiore pressione, senza uscire di testa o prendendocela con l'arbitro ed, in sostanza, è proprio quello che chiedevo ai miei».
Nativi al suo arrivo ha trovato una situazione generale decisamente positiva. «Pasquale Malu ha fatto davvero un ottimo lavoro, io continuerò a dare il mio contributo, con pazienza, senza assilli né progetti, partita dopo partita».
Il calendario ora riserva la trasferta nella tana del quotatissimo Thiesi.
«Una gara delicata, anche perché loro vengono da due ko di fila, vorranno riscattarsi contro di noi per ripartire immediatamente. Noi cercheremo di fare la nostra partita. Possono contare su un mix di giovani decisamente esplosivo: corrono per 90' e davanti hanno un potenziale enorme con Aloia e Sancis. Saranno ancora protagonisti nella lotta per il vertice, non penso abbiano abbandonato del tutto il sogno di raggiungere l'Ilvamaddalena».
Per battere i nero-verdi di Rassu occorrerà la classica partita perfetta. «Magari avrei anche qualche idea in testa ma preferisco non sbilanciarmi in questo senso (ride); è la classica sfida apertissima a tutti e tre i risultati. Per prima cosa cercheremo di divertirci, è pur sempre una partita di calcio, non una guerra, quindi mi aspetto la giusta serenità».
Nativi è fiducioso. «Da anni non vedevo un campionato all'insegna dell'equilibrio come questo: c'è da lottare in tutte le partite, non conta se giochi contro la prima o l'ultima; il Siniscola ad esempio domenica scorsa si è battuta alla morte contro l'Ilvamaddalena e per poco non portava via il risultato. Andiamo avanti per la nostra strada e il 17 maggio guarderemo la classifica per vedere se e quanto abbiamo fatto bene».
Nel giro di un mese il Luogosanto si giocherà buona parte delle proprie carte per la lotta alle primissime posizioni. «Ci aspettano tre partite molto importanti, dove potremo lanciare un chiaro segnale al campionato. La Lanteri ha cambiato pochissimo rispetto allo scorso anno, sono in forma e stanno mostrando una solidità notevole, con una difesa granitica. Lo Stintino invece è stato allestito per fare una stagione di altissimo profilo: ora con mister Scotto, che è un grandissimo lavoratore, stanno cambiando passo, con cinque vittorie di fila e un pareggio».
Gli azzurri hanno tutte le carte in regola per potersi togliere tante soddisfazioni.
«In rosa ci sono belle individualità, giovani interessanti e bravi: il club e Pasquale Malu meritano un applauso per il lavoro che hanno fatto in fase di programmazione, a noi non resta altro da fare che dare sempre il massimo, in tutte le occasioni. Per il resto, non amo fare previsioni o proclami, le parole le porta via il vento, ciò che conta sono i risultati. Puoi anche avere un piano biennale ma se non vinci va tutto in fumo».
Nativi si è ambientato piuttosto in fretta. «Ho sentito Pasquale, con cui siamo molto amici, per capire meglio la situazione, per il resto conoscevo già quasi tutti i giocatori e mi ha agevolato notevolmente le cose. La società si è dimostrata all'altezza: ci sono tante persone giovani ed eccezionali, anche fuori dalla dimensione calcistica, che stanno facendo grossi sacrifici per questo progetto: hanno messo in piedi un ottimo ambiente, ci sono le condizioni ideali per lavorare al meglio, grazie soprattutto ad un bellissimo impianto. Mi sento come a casa mia, qui puoi solo stare bene. Le scelte, del resto, anche quelle più dolorose, in questo mondo si devono fare per forza».
L'allenatore è pronto a tuffarsi nel futuro prossimo con rinnovato entusiasmo.
«Il mio atteggiamento negli anni non è cambiato: anche quando ero giocatore pensavo che puoi sempre migliorare, in ogni singolo allenamento, tenendo conto ovviamente della condizione fisica della squadra: mettersi limiti in questo senso sarebbe da stupidi».
La sua filosofia è piuttosto chiara: «Si cresce ripartendo dai propri errori, non grazie alle cose che riesci già a fare bene e che comunque devi tenerti strette».
Poi chiude con una battuta: «Non sono tagliato per le interviste, tutto quello che chiedo alle società quando mi contattano è un campo, l'attrezzatura e i giocatori; chiacchiere e riunioni varie non fanno di certo per me (ride)».