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Mariotti crede nella sua Nuorese: «Siamo una mina vagante, mi piace la gestione della palla e la mentalità»
Il tecnico: «Bene col Muravera, ora la Viterbese»

Mariotti crede nella sua Nuorese: «Siamo una mina vagante, mi piace la gestione della palla e la mentalità»

«Ho fatto il secondo a Sarri e Gustinetti e mi hanno insegnato che se la palla ce l'abbiamo noi gli avversari sono meno pericolosi». Il pensiero di Marco Mariotti si traduce bene in campo perché la sua Nuorese fa del possesso palla una delle sue armi migliori. Il tecnico romano ha costruito un centrocampo di palleggiatori dove fa convivere un fantasista come Sasa Ranic che parte regista, un regista come Daniele Bianchi che inizia interno e un trequartista come Enrico Verachi che fa l'esterno. Poi li guardi giocare e vedi che c'è un interscambio di ruoli che disorienta gli avversari, Verachi si infila in mezzo al campo, Ranic si spinge in avanti e Bianchi fa partire l'azione, in mezzo a questi tre non sfigura nemmeno Abdou Fall, elegante senegalese classe 1996 dal sinistro dolce. A Muravera i verdazzurri hanno reso sterile il tentativo di pareggiare dei sarrabesi con una gestione della palla mirabile. «Questo è un aspetto importante - spiega Mariotti - perché ti porta a creare spazi e occasioni da gol, poi ti diverti di più perché correre con la palla è un conto mentre senza è un altro. Così detti i tempi e rischi poco oltre a creare anche nervosismo negli avvversari tant'è vero che il Muravera non ci ha mai impensierito nella ripresa perché col tipo di gestione di palla sono andati in affaticamento». Ma non sminuisce certo la forza dei sarrabesi: «È una squadra con elementi di spessore come Vignati, Nurchi, Mesina, Dessena e, soprattutto, Sogus, un grande giocatore che non conoscevo anche se sapevo che era stato al Carpi. Abbiamo preparato bene la gara, studiato a video gli avversari e aver vinto in trasferta limitando la loro tecnica e velocità nelle ripartenze è un gran risultato perché non dimentichiamo che questa squadra avrebbe potuto avere più punti in classifica se non ci fosse stato l'errore nella sostituzione contro il San Cesareo».

 

Marco Mariotti abbraccia il capitano Daniele BianchiNel dopo-gara i sorrisi di Mariotti si sprecano nei confronti dei suoi giocatori e dei giornalisti che lo intervistano, in panchina è un tarantolato perché vuole ottenere sempre il massimo. «Abbiamo finito con un '97 e '98 in campo (Nuovo e Tupponi, ndr), con una squadra giovane bisogna sempre alzare il livello della concentrazione. Coi giovani è facile che si abbiano degli alti e bassi ma la squadra sta crescendo, certo in casa facciamo un po' più fatica ma fuori mi piace tanto la personalità che ci mettono i miei giocatori. La mia dev'essere una squadra che va in campo e si diverte, questo è lo spirito e la mentalità che deve accompagnarci». Il tecnico è contento di Alonzi match-winner e dell'attacco anche se osserva: «Quello che mi dispiace è che realizziamo poco in base a quello che produciamo. Alonzi è un giocatore di grande prospettiva, forte fisicamente e tiene bene palla, si abbina bene con Cappai e gli crea tanti spazi, infatti Roberto si presenta sempre al tiro dalla media distanza due o tre volte a gara,. Ora è due partite che non fa gol ma prima o poi esploderà e quando lo farà insieme ad Alonzi sarà tanta roba per noi». La difesa, invece, ha concesso poco ad una squadra come il Muravera che crea sempre diverse occasioni importanti: «Lavoriamo sulla linea, sui concetti di copertura, diagonali e raddoppi, poi ci vuole anche un pizzico di fortuna oltre ad avere un portiere importante come Frasca». 

 

La Nuorese che ha battuto l'Olbia e il Rieti, quasi vinto a Grosseto vuole stare in mezzo a sgomitare con le corazzate del girone: «Torres, Olbia, Grosseto e Viterbese alla lunga faranno uscire i loro veri valori, l'Albalonga sta rispettando le attese e ha perso solo con la capolista Ostia che è una grossa squadra costruita negli anni. La Nuorese vuole rompere le scatole a queste squadre, siamo una mina vagante, sappiamo che arriveranno giorni meno felici però ci godiamo il momento. In settimana arriverà il transfert di Soumarè, un '97 dalle grosse qualità e coi giovani potremo dire la nostra». Sabato l'anticipo di lusso al Frogheri contro la Viterbese: «È la favorita per vincere il campionato, la rispettiamo ma non temiano nessuno, affronteremo questa sfida col sorriso, con l'applicazione negli allenamenti che sono il mezzo più importante per preparare la partita».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
6 Andata
Girone G