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Serie D
In 7 partite 17 punti: il lavoro paga

Melino, anima del Budoni: «Prima non raccoglievamo, ora è il nostro turno»

Ad Arzachena un’ottima prestazione ha orientato le sorti del match regalando tre punti pesantissimi al team biancoceleste. Il Budoni ha infatti superato i cugini allenati da Giuseppe Leggieri (1-0) inguaiandoli nella lotta alla sopravvivenza d’Interregionale, rilanciandosi ulteriormente in classifica, lontano ora appena 8-9 lunghezze dai 40-41 punti che potrebbero valere la matematica salvezza. Nelle ultime sette partite gli uomini di Antonello Bagatti hanno collezionato un ragguardevole bottino, 17 punti, tenendo un ritmo da vero battistrada, riuscendo a saltar fuori dalle sabbie mobili pronti ad un finale di stagione da chi si ferma è perduto. Nell’anticipo di sabato prossimo a Budoni sarà di scena il Gaeta, poi sarà la volta del derby con il Castelsardo.

Salvatore Melino, forte centrale difensivo, grande professionista del pallone e perno biancoceleste in campo e nello spogliatoio, sorride allo stato delle cose ma resta concentrato: «La strada da percorrere è ancora molto lunga, troppe partite ci separano dalla chiusura stagionale, per questo è inutile fare proclami o calcoli di sorta. Quello che conta e che deve contare per noi sono solo i risultati conquistati sul campo, qualunque parola al momento lascia il tempo che trova – afferma sicuro il 29enne olbiese – Siamo un gruppo molto unito e tecnicamente valido. All’inizio abbiamo avuto delle grosse difficoltà, rendendoci protagonisti di un inizio stagione deficitario come mai mi era capitato in carriera. Nonostante tutto ci siamo sempre allenati con impegno, poi il cambio in panchina, l’addio di Armenise, l’arrivo di mister Bagatti, i nuovi acquisti ed una scossa arrivata forse anche perché toccato il fondo ci siamo resi conto di dover dare la svolta, ed alla svelta – prosegue Melino – Prima non raccoglievamo quanto seminato, oggi invece le cose sono cambiate. È vero che il lavoro paga ma senza la massima applicazione tutto rischia di essere vanificato». Con Capello, Pau, Nardo e gli altri, Salvatore Melino, dopo un campionato vinto ad Olbia, l’esperienza ad Arzachena («Conosco tanti dei loro giocatori, mi dispiace per loro ma ognuno deve guardare in casa sua e sono felice di aver ottenuto la vittoria») e la parentesi siciliana, è la guida cui Bagatti affida i giovani del team «ai quali i grandi devono dare tutto l’aiuto possibile, consci del fatto che mentre i ragazzi crescono anche noi possiamo migliorare imparando a nostra volta da loro». Fatti e non semplici parole, questo il credo di Melino che rilancia e pensa al match di sabato: «Il Gaeta è un avversario molto forte, uno di quelli che punta alla promozione. Noi li rispettiamo, ma non possiamo permetterci di avere alcuna parola se vogliamo regalare al Budoni la conferma della categoria al suo secondo anno in Interregionale».

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2009/2010
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10 Ritorno
Girone G