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Pierluigi Scotto, allenatore, Sorso
«Ho trovato serietà, competenza, spessore umano»

Mister Scotto dice sì alla Macomerese: «Mi hanno corteggiato e fatto sentire importante»

Dalla Promozione alla serie D e, ora, di nuovo in Promozione. Pierluigi Scotto dice sì alla Macomerese e, dopo l'esperienza al Latte Dolce, torna in una categoria che aveva affrontato alla guida dello Stintino senza poter dare continuità all'ottimo lavoro a causa dei due stop imposti del Covid.

Il tecnico sassarese spiega il perché della scelta: «In Sardegna puoi allenare in serie D, una categoria importante ma con troppe sofferenze, così come in Promozione, e la mia decisione nasce dal fatto che io guardo i progetti, le persone, l'empatia della piazza. Qualche club mi diceva di aspettare, di prendere tempo, con qualche altro ci ho anche parlato ma questa è stata la scelta giusta da fare, perché vado dove mi vogliono realmente. Alla Macomerese mi hanno corteggiato e fatto sentire importante, non mi hanno chiesto di vincere ma vogliono crescere e diventare un club sempre più importante facendo un percorso insieme. Ho trovato serietà, competenza, spessore umano e organizzazione. Ho visto le strutture, stanno rimettendo a posto lo Scalabra, sia nel manto erboso che nell'agibilità della tribuna, e c'è sempre il Sertinu con il fondo in sintetico. Il merito di questo matrimonio è stato del diesse Pierpaolo Caria, in contatto con me da diversi anni, da quando mi diede Lorenzo Pes al Sorso».

I biancocelesti sono reduci da un campionato importante avendo conteso, insieme con il Tortolì, la vittoria del girone B alla Tharros. «La società ha fatto richiesta di giocare nel girone C - rivela Scotto - quello sassarese-gallurese, per una questione logistica. Rispetto a quando ho fatto la Promozione divisa in due gironi troverò probabilmente un campionato impoverito anche se, e lo dimostra la stagione appena conclusa, ci sono squadre importanti come il Tempio, che partirà coi favori del pronostico, senza dimenticare Usinese, Posada, Stintino, Lanteri. Per me è anche il girone che conosco meglio». Il nuovo tecnico inizierà presto a lavorare sul mercato: «Conosco diversi giocatori come Foddai, Pes, Colombo, Pinna, c'è un nucleo di 7/8 giocatori locali da integrare con altri 5/6 nuovi arrivi per cercare di fare un buon lavoro. Come detto, non si vuole vincere subito ma se poi dovesse capitare non ci tireremo indietro».

 

 

Mister Scotto è molto carico per la nuova avventura e ripercorre in sintesi la stagione chiusa anticipatamente col Latte Dolce: «L'estate scorsa ho accettato un progetto di rinascita, per allenare una squadra che avesse certe ambizioni, con gli Abinsula acnora in società, tant'è che per quattro giorni stavamo facendo il mercato con il diesse Colombino. La proprietà ha poi comprato la Torres e io ho accettato di rimanere sapendo delle difficoltà cui saremmo andati incontro e che, con un budget limitato, potevano esserci delle criticità. Ho fatto del mio meglio, posso dire che non ci ha mai messo sotto nessuno, ce la siamo giocata con tutti ma perdendo, purtroppo, 9 partite molto equilibrate nei minuti di recupero. A dicembre non siamo stati fortunati a correggere il tiro col mercato e davanti, purtroppo, non siamo riusciti a sostituitre i 22 gol che aveva fatto l'anno prima mio figlio Luigi anche se tutti i ragazzi hanno comunque dato l'anima e, coi risultati che non arrivavano, ho accettato serenamente l'esonero. Peccato perché la squadra, con dei ritocchi di categoria, si sarebbe potuta salvare».

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2021/2022