Montisci: "Lavoro e sacrificio fondamentali nel mio gruppo"
Nicola Montisci, allenatore della rappresentativa femminile sarda, ospite della nostra rubrica settimanale "3 domande a..."
Sei nel mondo del calcio a 5 da tantissimo: giocatore, allenatore, selezionatore... Ma potendo scegliere, in quale ruolo ti vedresti?
"Sempre allenatore, mi piace molto l'idea della stagionalità dell'impegno, di costruire una squadra e seguirla fino a fine stagione, il lavoro è più intenso e più entusiasmante, anche perché entri nel merito della crescita e del miglioramento (non solo tecnico) dei giocatori. Non disdegno neanche l'idea di avere un ruolo tecnico dirigenziale, come è già accaduto al Basilea, come responsabile di settore giovanile".
Hai allenato giovani, ragazze, giocatori di prima squadra. Che caratteristiche deve avere il tuo giocatore ideale?
"Grande disponibilità al lavoro e al sacrificio, al lavoro di squadra e alle sue regole, piedi discreti e una testa capace di prendere decisioni in campo. Lo so, è difficile averlo con tutte queste caratteristiche, ma si cerca sempre qualcuno che possa avere un buon compromesso tra queste caratteristiche per poi migliorarle".
Oltre al calcio a 5 e' nota la tua passione per la scrittura: qual è lo scrittore/editorialista/blogger del quale non vedi l'ora di leggere il prossimo libro/articolo/post?
"Sicuramente tra quelli che più leggo e apprezzo ci sono Servegnini e Gramellini. Leggo tutto ciò che mi incuriosisce, oltre ai due giornalisti, non ho particolari preferenze".