Oliveira dal Cagliari al Muravera, ora sfida la Torres

Torres versus Muravera, domenica la prossima tappa. Corsi e ricorsi del pallone, in una storia a tutto tondo che sui suoi tornanti ha seguito e segue l’incedere di un passista del calcio con l’estro dello sprinter. Luis Airton Barroso Oliveira da Sào Luis, il “Falco” (soprannome derivante dalla sua caratteristica esultanza) che dal club brasiliano del Tupan è arrivato sino a Muravera, centro sud isolano dove è nata sua moglie Annalisa, che lo ha eletto a furor di popolo suo cittadino onorario, che lo osserva mentre si invola verso la porta avversaria e segna. Come tante volte accaduto in vita sua, come accaduto anche domenica scorsa.

Proprio a Muravera, Lulù scriverà probabilmente la sua ultima pagina legata al calcio giocato, prima di intraprendere la carriera d’allenatore, lui figlio e fratello di calciatori che il pallone ce lo ha nel sangue. La scena del presente è l’Eccellenza, palcoscenico ridotto rispetto a quelli calcati in precedenza, che dal Sud America al Belgio, dai Mondiali giocati da titolare a Francia ’98 al Cagliari, alla Fiorentina di Batigol, e sino ai nuovi inizi vissuti a Como, Catania ed alla Nuorese nell’ormai ex C2.

Nel 1985 Oliveira sbarca in Europa, suda tutte e sette le proverbiali sette camicie e dopo tre anni conquista la ribalta della massima serie belga, attirando su di se attenzioni ed appetiti da mercato, anche italiani. Il Cagliari lo vede, lo vuole, lo cerca e lo prende. Carletto Mazzone è il tecnico che col piglio severo del padre forma e forgia il brasiliano, lanciandolo in un percorso che si rivelerà vincente e ricco di soddisfazioni.

Sono 121 i gol realizzati in maglia rossoblu, fra ricordi indelebili come la vittoria sul Malines nella Coppa Uefa, e l’abbraccio del Sant’Elia capace di far sentire a casa anche lo straniero più nostalgico. Stavolta è la Fiorentina a bussare alla porta: Oliveira risponde e la samba ricomincia.

Scorrono i fogli del calendario, le stagioni si susseguono una all’altra. Per il “Falco” c’è tempo per tornare ancora a Cagliari, passare da Bologna e poi andare a Como, Catania, Foggia e Lucchese. Quindi un altro ritorno isolano, alla Nuorese che sfiora la promozione in C1, il Derthona e, alla fine della fiera, il Muravera.

L’Eccellenza domenica prossima sull’erba del Vanni Sanna di Sassari lo metterà a confronto con colori già affrontati in precedenza. Ai tempi del rossonero lucchese Lulù stoppò l’imbattibilità casalinga della Torres targata Cuccureddu. Poi l’incrocio nei derby di C2 con la Nuorese. Un’altra storia è pronta ad essere raccontata. Da 40 anni però lui, Luis Airton Barroso Oliveira da Sào Luis, ne è indiscusso protagonista. Giovanni Dessole