Salta al contenuto principale
Ferruccio Terrosu, allenatore, Calangianus
«Il club ha riscattato subito un'amara retrocessione»

Inarrestabile Buddusò, è già in Promozione, Terrosu: «Al traguardo con 18 vittorie di fila, straordinari tutti»

Per l'ufficialità mancavano soltanto gli ultimi dettagli, dopo una stagione disputata ad altissimi livelli, ma ora in casa Buddusò è arrivato il momento della grande festa per il ritorno in Promozione, ottenuto passando dalla porta principale, con il dominio del girone C di Prima categoria testimoniato dal vantaggio di ben 24 punti nei confronti della diretta inseguitrice Paulese.

La compagine allenata da mister Ferrucio Terrosu è riuscita a conquistare in 26 uscite ben 23 vittorie, di cui 18 di fila, con due pareggi ed una sola sconfitta: un ruolino di marcia straordinario, con gli avversari che si sono dovuti accontentare delle briciole; l'ex tecnico del Calangianus ripercorre le tappe principali di un'annata da incorniciare e pensa già al futuro prossimo.

«Quella contro l'Atletico Bono è stata davvero una bella partita – dichiara mister Terrosu commentando l'ultima uscita dei suoi – giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Il risultato è rimasto in bilico sino all'ultimo, ma noi siamo riusciti a partire davvero molto forte e siamo stati bravi a sfruttare la prima vera occasione del match con Mandras, che ha trovato una bellissima conclusione a giro da fuori area, con la sfera che ha terminato la sua corsa al sette sotto alla traversa. Il portiere avversario poteva farci davvero ben poco».  
Dopodiché il Buddusò ha dovuto soltanto amministrare il gol di vantaggio.
«A dire la verità abbiamo avuto qualche altra occasione per arrotondare il punteggio, ma il Bono ce l'ha messa davvero tutta per pareggiare la sfida; credo che si tratti in sostanza di tre punti assolutamente meritati, che ci siamo sudati e guadagnati sul campo».

I numeri fotografano alla perfezione lo strapotere messo in mostra dai biancocelesti.
«Per come ci sono andate le cose possiamo parlare di un'esperienza unica e straordinaria, considerando soprattutto che siamo ripartiti con una squadra completamente nuova rispetto al recente passato ed abbiamo bruciato le tappe di quello che era il percorso di crescita e maturazione della rosa: non potevamo sperare di meglio, insomma».
Il tecnico divide i meriti in parti uguali.
«Ci tengo a sottolineare subito che la società ha fatto un lavoro notevole, sia per quanto riguarda gli aspetti legati all'organizzazione e sia garantendoci un ambiente, un contesto sereno in cui poter lavorare ed esprimerci al meglio e che in questi casi risulta determinanti. Non vorrei risultare presuntuoso, ma ci siamo strutturati, già da questa stagione, per affrontare nel migliore dei modi palcoscenici più importanti della Prima Categoria; i dirigenti sono stati bravissimi a resettare il percorso fatto l'anno scorso e si sono rimboccati le maniche per riscattarsi immediatamente dalla retrocessione molto amara rimediata lo scorso anno dove le cose non sono andate sicuramente nel verso giusto. Ma quando cadi non puoi fare altro che rialzarti e guardare avanti: in questo senso, riuscire ad allestire un organico decisamente competitivo è stato il primo passo per ripartire».

Da metà novembre in poi la marcia è stata inarrestabile.
«I risultati parlano chiaro: siamo stati capaci di inanellare 18 vittorie consecutive: la squadra, e dunque ogni singolo ragazzo, ha fatto qualcosa di straordinario, ma ci tengo anche a sottolineare che ci siamo trovati davanti avversari di tutto rispetto; nessuno ci ha mai regalato niente, i punti li abbiamo sempre strappati con le unghie e con i denti sul campo, come è successo sabato scorso o come è capitato nella sfida contro il Bultei che, nonostante stia sgomitando per conquistare la salvezza, è riuscito a metterci alle corde giocando un'ottima partita».

Terrosu poi aggiunge:
«I ragazzi hanno compreso, cammin facendo, che per noi ogni partita sarebbe stata un po' come una finale: è con questa mentalità che siamo scesi in campo, senza mai sottovalutare nessuno; chiaramente vincere aiuta a vincere e, al di là dei risultati, la domenica abbiamo sempre raccolto i frutti di tutto il lavoro fatto negli allenamenti durante la settimana. I ragazzi si sono messi a disposizione con grandissima professionalità, la massima applicazione e un'abnegazione notevole: sono sempre stati molto presenti e questi sono aspetti importantissimi secondo me. Io credo solo ed esclusivamente nel lavoro: il calcio è uno sporto dove l'imprevedibilità la fa da padrone e dunque i risultati positivi possono arrivare solo se ti impegni al massimo, altrimenti diventa tutto più difficile se non impossibile».
Il Buddusò ha messo in piedi una stagione a dir poco incredibile.
«Sinceramente non pensavo di chiudere con questi numeri: è stata un po' una sorpresa anche per me, una cosa che non mi è mai successa nonostante io sia da tanti anni nel mondo del calcio, prima come giocatore e ora da allenatore. Ho creduto tanto in questo gruppo e i miglioramenti sono arrivati domenica dopo domenica, non solo a livello tecnico e tattico ma soprattutto sul piano mentale e caratteriale».
Il momento della svolta è arrivato a dicembre.
«Con l'innesto degli elementi nuovi che si sono integrati subito con il resto del gruppo e ci hanno dato una grossissima mano; è stata una stagione in crescendo».

La squadra, per incominciare, ha messo in evidenza una difesa a prova di bomba.
«A dire la verità abbiamo dovuto lavorare particolarmente su alcuni aspetti, su alcuni punti deboli, su alcune cose che non andavano bene; i ragazzi ne hanno preso atto, si sono rimboccati le maniche e con il passare del tempo siamo riusciti a limitare gli errori. Nel girone di ritorno il pacchetto arretrato si è comportato alla grande, ma non vorrei ridurre la mia analisi ad un solo reparto, perchè così corro il rischio di dimenticarmi dei centrocampisti e degli attaccanti».
La punta di diamante del Buddusò è stato Buba Dem, con 17 centri all'attivo che fanno di lui il miglior marcatore della squadra.
«Stiamo parlando di un giocatore che era reduce dalla stagione in Eccellenza alla Nuorese, un ragazzo dalla generosità enorme, che non si risparmia mai e offre sempre il suo aiuto ai compagni. In fase offensiva è stato devastante, ma lo stesso discorso si può fare tranquillamente per Lorenzo German e per Mattia Muggianu, che si sono rivelati pienamente all'altezza della situazione».

Mister Terrosu è ovviamente pronto a proseguire la sua avventura con i biancocelesti anche nel campionato di Promozione.
«A me farebbe molto piacere rimanere qui, anche perché la società dimostra di avere un entusiasmo notevole in vista del futuro e ci sono tutti i presupposti per fare bene anche in una categoria importante come la Promozione. Credo che presto ci siederemo attorno allo stesso tavolo e capiremo meglio se ci sono le condizioni per rinnovare l'accordo tra le parti».
Si chiude con i classici ringraziamenti e le dediche di rito.
«Il primo pensiero in questo senso va sicuramente ai ragazzi, che sono stati i veri protagonisti di questo campionato; poi chiaramente non posso dimenticarmi della società, che mi ha permesso di esprimermi al meglio e di mettere in luce le mie modestissime competenze. Ho avuto modo di lavorare in maniera più che eccezionale, anche e soprattutto grazie al mio staff: ci tengo a ringraziare il mio collaboratore, l'allenatore dei portieri e tutti i tecnici delle varie squadre che fanno parte del nostro settore giovanile, in particolare la Juniores e gli Allievi. In più, ci tengo a ringraziare pubblicamente tutta la comunità buddusoina, che ci ha sempre sostenuto, partendo dalle istituzioni e sino ad arrivare, ovviamente, ai tifosi, che ci hanno sempre trasmesso il loro supporto ed il loro calore, anche nelle trasferte più impegnative».

In questo articolo
Squadre:
Giocatori:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2023/2024
Tags:
Prima Categoria
Girone C