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Perra: «Noi ci crediamo, e se passiamo il turno...»
Il Selargius sogna la Seconda Divisione

Perra: «Noi ci crediamo, e se passiamo il turno...»

La strada verso il paradiso prosegue. Fuori anche il Gaeta, non certo l’ultimo della classe. In casa sua. Fra lo sgomento dei suoi tifosi. Non è un sogno, domenica è successo davvero. Più di questo il Selargius non poteva chiedere. Dopo il quinto posto ottenuto in campionato, chissà in quanti avrebbero scommesso su una matricola vincente, ai playoff e fuori casa, sulla seconda classificata del girone. Eppure in casa granata la fiducia non è mai mancata. Lo conferma l’allenatore Virgilio Perra: «Abbiamo disputato una bella partita, su un campo difficile e contro una delle squadre più forti del campionato. Il match è stato fino alla fine equilibrato e, tolto il rigore, possiamo dire di aver concesso al Gaeta pochissime occasioni. Anzi, sul finale di gara potevamo anche fare il 3-1. Siamo stati bravi, ma fin dalla partenza ci credevamo». A far la differenza sono stati gli episodi, ma il risultato finale forse è stato deciso anche da qualcos’altro: «Ha pesato la voglia di vincere di un gruppo ormai collaudato – afferma Perra – sette giocatori su undici presenti in campo domenica l’anno scorso a quest’ora si giocavano la Serie D. Un gruppo che ho voluto fortemente, sia per le qualità tecniche che umane. Comunque andrà - conclude - i playoff ci daranno grande fiducia per il futuro».

Il prossimo passo verso la promozione ha adesso un nuovo nome: Pomezia. Nell’altro spareggio del girone G, i romani hanno infatti pareggiato in casa col Sanluri ma passato il turno per il miglior piazzamento in classifica ottenuto in campionato. Cosa serve ora al Selargius per proseguire la sua corsa?: «Per battere il Pomezia ci vorrà semplicemente la testa – dichiara il mister – Le gambe girano, fisicamente stiamo bene. Dobbiamo crederci. La Lega Pro sarebbe quasi un miracolo: la scorsa stagione dopo il quinto posto in Eccellenza abbiamo disputato sette spareggi. Nell’arco di un anno siamo qua. Se passiamo anche questo turno, dopo aver vinto due volte fuori casa, allora…». Allora sarà indimenticabile. Non resta che aspettare l’appuntamento col campo, domenica alle 15. Perché chissà… certe volte finisce bene.

Silvia Dell'Orto

In questo articolo
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2009/2010