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Pisano mette nel mirino la Ferrini: «È l’ultima opportunità, il Carloforte non deve retrocedere»
Il portiere: «Il pubblico sarà il nostro 12° uomo»

Pisano mette nel mirino la Ferrini: «È l’ultima opportunità, il Carloforte non deve retrocedere»

«Fortunatamente dipende tutto da noi, domenica non possiamo sbagliare». Marco Pisano, portiere del Carloforte, sa benissimo che nella gara contro la Ferrini i tabarchini non possono fallire nuovamente l’appuntamento in casa con la salvezza. Nel Triangolare playoff Promozione/Prima le due squadre sono appaiate a quota 3 punti ma i cagliaritani hanno il vantaggio della differenza reti avendo superato all’esordio in casa 3-0 il Girasole mentre i carlofortini, domenica scorsa, hanno superato “solo” 1-0 gli ogliastrini. «Sicuramente la Ferrini ha dalla sua parte due risultati su tre – rileva Pisano – spero che i nostri tifosi ci sostengano domenica per ristabilire la parità con i fattori, noi giochiamo in casa e un pubblico numeroso può essere il dodicesimo uomo».

 

Marco, avete fallito il primo match-ball per la salvezza col Codrongianos e ora se ne ripropone un altro per voi da centrare assolutamente

«Sì, sappiamo che questa è l’ultima opportunità ed entreremo in campo consapevoli di questo. La vittoria in un campo come quello di Girasole ci ha caricato ulteriormente e siamo pronti per affrontare la Ferrini. Aver vinto in Ogliastra ci ha dato ulteriore fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi»

Che cosa sapete della Ferrini?

«È una squadra con dei buoni singoli e che segna molto quindi dovremo stare molto compatti soprattutto tra difesa e centrocampo. Solitamente, però, queste partite sono decise da episodi, spero a nostro favore»

Anche se è cambiato poco ai fini della gara con la Ferrini, per voi era importante vincere in casa del Girasole

«È vero, un pareggio o una vittoria non avrebbe cambiato molto le cose ma a livello morale e di testa aver battuto il Girasole, in un campo ostico e di fronte a tanti tifosi ogliastrini, ci ha caricato e motivato tantissimo anche perché arrivavamo da una buona ma sfortunata prestazione contro il Codrongianos nella quale ci è mancato solo il gol e dove siamo stati beffati dal loro unico tiro»

Il gol-vittoria a Girasole è stato di Insaurralde. L’argentino, giunto a campionato in corso, si è integrato bene, sarà lui l’uomo della salvezza?

«Tra me e Juan si è creato un ottimo rapporto anche al di fuori del rettangolo di gioco, sono molto contento per lui perché, oltre ad essere molto bravo tatticamente, è anche un bravo ragazzo che si è ambientato quasi subito. Il suo arrivo è stato importante, ci ha dato quella profondità che ci è mancata dall’inizio del campionato, poi ha fatto sempre buone prestazioni e domenica si è sbloccato dopo un breve periodo di digiuno. Contro la Ferrini gli auguro di fare una grande partita e di contribuire alla nostra vittoria, sicuramente ci metterà tutto l’impegno possibile»

Tu che sei di Carloforte senti in particolar modo la responsabilità di questo traguardo-salvezza?

«Tutta la squadra ha tantissimi stimoli e motivazioni. Ovviamente, penso che noi carlofortini ne avremo uno in più perché rappresentiamo il nostro paese. Io personalmente, poi, mi sento legatissimo a questa maglia ma, nello stesso tempo, sono convinto che tutti quanti, carlofortini e non, abbiamo dentro di noi lo stesso grado di responsabilità per raggiungere l’obiettivo salvezza»

Prova a immaginare questa scena: nell’ultima azione della partita fai una parata che salva il risultato e regala la salvezza al Carolforte, come festeggeresti a fine partita?

«Fantastico molto anche io su queste cose. Penso che sarebbe il sogno di ogni portiere, sull'uno a zero e nel recupero, fare una parata decisiva o neutralizzare un calcio di rigore. Però, preferirei arrivare a fine gara con un vantaggio robusto, per noi portieri la pressione è enorme quando si è nei minuti di recupero, con un solo gol di vantaggio e con la squadra avversaria che attacca in massa. Dietro di noi c'è solo la porta e la responsabilità è tantissima»

In paese è sentita l’importanza della gara?

«Sì, molto. In questi giorni capita spesso che i nostri compaesani ci fermino per strada e ci chiedano come stiamo, motivandoci ulteriormente. Come ho detto prima spero che ci sia una grande affluenza al campo perché un pubblico numeroso può essere un enorme vantaggio per noi»

Marco, prova a spiegare perché una buona squadra come il Carloforte non si sia salvata nella stagione regolare

«A parer mio penso che mentalmente abbia influito non poco la perdita a tavolino dei tre punti contro l'Asseminese, successivamente sono arrivate una serie di sconfitte consecutive e noi, essendo una squadra giovane, non abbiamo avuto l’esperienza giusta per riuscirci a rialzare. Nonostante mister Poma avesse fatto un ottimo lavoro, c’è voluto il “classico” cambio di allenatore per darci una scossa, che poi è avvenuta. Con l’avvento di Gianluca Boi ci siamo ripresi, il nuovo tecnico ha fatto un lavoro importantissimo, è molto preparato e ha saputo gestire benissimo il gruppo. In un momento difficile come quello era importante giocare sulla testa dei giocatori e lui c’è riuscito alla grande, ma quelle sei sconfitte consecutive hanno pesato come un macigno sul campionato»

Fabio Salis

In questo articolo
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Stagione:
2010/2011
Tags:
Sardegna
Intervista