Lo sport non finisce mai d’estate
Quando usi la fantasia che ti mette in gioco
Metti un’estate al Poetto. Togliti le scarpe e le calze che usi sopra i parastinchi. Inizia a correre, a piedi nudi, e rincorri quel pallone che ogni inverno ti fa dannare, esultare, piangere. Sotto la pioggia, col vento, sulla terra battuta, sull’erbetta. Ogni maledetta domenica.
Metti un’estate a Elmas. Allacciati le scarpe da basket, prendi la palla a spicchi e inizia a fare canestro, a dare un assist, a rinunciare a un tiro per far segnare il tuo compagno. Difendi, scatta, rientra nuovamente in difesa, proteggi la metà campo, alza le braccia, dai un cinque, salta, prendi il rimbalzo e non mollare mai.
Metti un torneo di beach soccer al Poetto. Ultima fermata, quella di Quartu, dove ancora c’è quella spiaggia di un tempo che i piedi affondano leggeri e il prurito è dolce. Il primo torneo calcistico ufficiale della FIGC Sardegna organizzato da Itesport Diario. In diretta streaming per chi è pigro, con interviste, premi e fuori onda. In campo professionisti e non, quelli del calcio a 11 e di quello a 5. Diversi modi di toccare il pallone e di intendere il calcio. E ti chiedi come riescano a sfrecciare così, sulla sabbia ondulata che pesa, a stoppare il pallone, con eleganza parsimoniosa, che ogni cm è sudore, fatica, è difendere quello spazio di gioco che il tuo avversario vuole prendersi per partire in contropiede e segnare. Che alla fine anche in un torneo vuoi vincere ma con quell’allegria che in campionato hai a sprazzi, niente tensioni, ansie da prestazione, occhi puntati addosso.
Metti un torneo di basket e calcio balilla umano in via Giliacquas. Tutti a chiedersi “ma come si gioca a calcio balilla umano?”. La curiosità la metti in tasca quando la provi e ti metti in gioco, ti muovi in orizzontale senza rullare, di testa di piede di pancia! Al torneo EstatElmas partecipano ogni anno squadre composte da junior, uomini e donne. Non solo partite, ma anche gare di angurie, polpette, peperoncini, premi a mister “Faccia di culo” e miss “Maglietta bagnata”. Si scherza, si ride e si mangia quando il gioco finisce e continua quello dell’amicizia, del “oh ma carina quella/che fisico quello”. Perché l’estate è nell’aria, come l’amore. Per lo sport. Senza età, senza pensieri, senza tempo.
Laura Fois