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Ritardi nei rimborsi al Selargius, i giocatori minacciano di non giocare a Budoni
Ieri niente allenamento, ora la palla alla società

Ritardi nei rimborsi al Selargius, i giocatori minacciano di non giocare a Budoni

Scoppia la bomba in casa Selargius. La squadra non si è allenata martedì mentre oggi è scesa in campo ma ha dato un ultimatum alla società: se entro sabato non riceveranno i soldi dei rimborsi in arretrato - che a metà novembre diventeranno due mensilità per quasi tutti gli atleti - non si presenteranno domenica a Budoni per la gara di campionato. Un presa di posizione clamorosa per una squadra che sembrava avesse risolto i problemi in campo, vincendo tre gare di fila contro Sora, Cynthia e Terracina e agguantando un incredibile sesto posto in classifica, mentre la società non è riuscita a fare altrettanto per risolvere completamente i problemi di natura economica pur avendo affrontato molte spese in questi due mesi di operatività.

 

Karel Zeman e i giocatori del Selargius dopo un golL'entusiasmo per il 2-1 al Terracina di domenica scorsa si è perciò immediatamente spento ieri pomeriggio quando ai giocatori è stato detto che non c'erano i soldi per pagare i rimborsi. Nel faccia a faccia tra la squadra e la società rappresentata dall'avvocato Antonio Gaia, alla presenza del tecnico Karel Zeman e del direttore sportivo Ovidio Concu, non sono emerse le rassicurazioni che i giocatori chiedevano per potersi allenare. Questo pomeriggio, invece, la squadra ha deciso di allenarsi ma, non essendoci stata alcuna novità rispetto al giorno precedente, ha intrapreso una strada netta: da domani fino a sabato si presenterà puntuale agli allenamenti ma se fino alla vigilia del match col Budoni constaterà l'assenza di fatti concreti messi in opera dalla società o la mancanza di rassicurazioni credibili sul pagamento dei rimborsi, non si presenterà al derby contro i galluresi. I giocatori sono compatti nella loro presa di posizione, se non vedranno quel segnale che loro si aspettano la conseguenza sarà che il bel giocattolo che il tecnico Karel Zeman stava mettendo su rischia di rompersi del tutto.

 

Sarebbe un peccato che la favola del Selargius si fermasse proprio sul più bello. Lo sarebbe per la nuova società che a fine luglio ha rilevato il club da Tonio Mura, spendendo delle cifre, dovendo ricostruire un intero parco giocatori per affrontare la serie D e progettando la realizzazione di una importante cittadella sportiva. Lo sarebbe per i giocatori che hanno sposato un progetto nuovo convinti che la ripartenza del club biancorosso avesse basi più solide. Alcuni di loro mettendosi in discussione come Giuseppe Atzori, 32 anni, reduce dalla stagione al Porto Corallo in Eccellenza dopo le sofferenze tecniche ed economiche patite nei due anni al Progetto Sant'Elia, o come i pochi reduci della passata stagione Daniele Piselli (1990) e Carlo Callai (1994). Gli altri componenti della rosa sono tutti molto giovani, dai 23 anni in giù, come Simone Patacchiola (1991), Francesco Mannoni (1992), Christian Sanna (1992), Alberto Migoni (1993), Marco Capelli (1993), Antonio Usai (1993), Riccardo Sanna (1993), Michele Chelo (1993), Matteo Cardia (1995), Matteo Forzati (1995), Michele Suella (1992), e tutti loro avevano scelto il Selargius affidato a Karel Zeman come trampolino di lancio per una migliore carriera.

 

Si era detto che dietro questo cambio di proprietà, chiuso ufficialmente ad inizio agosto, ci fosse il Cagliari di Giulini, interessato ad evere un club satellite in quarta serie al quale poter "parcheggiare" o far maturare quei giocatori bravi ma non al punto da essere inseriti in prima squadra. Il fatto poi che il club rossoblù avesse in panchina Zdenek Zeman e che il Selargius aveva preso come allenatore il figlio Karel rafforzava questo connubio, confermato poi dall'arrivo al Selargius di tanti ex Primavera del Cagliari, freschissimi e non. Bisognerà ora vedere se e come la situazione si sbloccherà, cioè se i soci che hanno rilevato il club biancorosso abbiano altre risorse economiche per portare avanti la stagione o se e come interverrà in modo fattivo il Cagliari, altrimenti non si capisce perché un progetto così bello e affascinante rischi di morire nel momento in cui si stanno ottenendo grandi frutti sul campo.

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna
10 Andata
Girone G