il milan si gode il ritrovato brasiliano
Ronaldinho superstar, Melo stella cadente
Ronaldinho in versione samba trascina il Milan verso il derby, altra sconfitta per una Lazio assente ingiustificata.
TOP:
Ronaldinho 8,5: il dentone brasiliano segna e convince. Mette a segno la sua prima tripletta italiana, diverte e si diverte e col pallone tra i piedi sembra quello ammirato a Barcellona. E’ il vero trascinatore di un Milan rinato, che aveva bisogno come non mai del Dihno-versione spagnola. La classe non è mai stata in discussione e nel suo momento migliore arriva la prova più importante. Maicon&co. sono avvisati…
Toni 7,5: in attesa di capitan Totti, ci pensa Luca a far esplodere di gioia l’Olimpico. Alla fine del primo tempo di Roma-Genoa tende l’orecchio verso la curva e rispolvera la sua vecchia esultanza che tanto mancava ai tifosi italiani. Poi si ripete un quarto d’ora dopo. Segna per i suoi sostenitori, per la Roma ma anche per mister Lippi.
Doni 7,5: Mutti alla sua prima panchina a Bergamo lo butta subito dentro. E il capitano lo ripaga a peso d’oro: due goal in quattro minuti (e che goal il secondo!) e un assist per il definitivo 3-0. Nel giorno della resurrezione dell’Atalanta, è lui il vero protagonista, che raggiunge anche lo storico traguardo dei 100 goal in maglia neroazzurra.
FLOP:
Brandao 4: se il Milan passeggia sul Siena, gran parte del “merito” è suo. In anticipo sul pallone si fa beffare da Borriello, che non si fa pregare due volte e si invola verso la porta e costringe Curci al fallo da rigore. Chissà a cosa stava pensando. Sciagurato.
Melo 4,5: trovare una sua recente sufficienza in pagella è un arduo compito. Dove è finito il ventiseienne brasiliano? E’ lui quello che trotterella per il campo con lo sguardo perso nel vuoto? No, perché noi non ci crediamo. Sabato prossimo con la Roma non ci sarà, causa squalifica. Ed i tifosi juventini non paiono poi così tanto preoccupati.
Lichtsteiner, Baronio, Firmani e Del Nero 4,5: diciamoci la verità, la Lazio di Ballardini è rimasta a Roma. Il quartetto titolare di centrocampo, pure. E anche Floccari si sarà chiesto perché non gli è arrivata nessuna palla decente. Se poi si aggiungono le dormite collettive in fase difensiva, beh, si spiegano il risultato e la posizione in classifica.
Silvia Dell'Orto