«Affronto questa sfida con tanta professionalità»
Samassi, Agus vuole demolire ogni record: «Possiamo entrare nella storia della Seconda Categoria»
Nel girone C di Seconda Categoria si assiste ad uno spettacolo dal finale scontato: tutti ad inseguire, inutilmente, il Samassi, in una corsa che sino a questo momento non ha avuto nessuna battuta d'arresto; una corazzata incredibile, costruita per affrontare sfide più impegnative, e costretta, il destino gioca talvolta dei brutti scherzi, a ripartire dal gradino più basso dopo un'estate decisamente turbolenta.
Undici vittorie su undici partite sono il dato più eclatante dello strapotere mostrato dai ragazzi allenati da Nicola Agus, che dopo la bella parentesi sulla panchina dell'Arbus si è calato con grande spirito di sacrificio in una situazione assolutamente inedita per lui, abituato a calcare palcoscenici più importanti:
«Ho cercato di affrontarla nel migliore dei modi, con la stessa professionalità e il medesimo impegno che ci avrei messo se avessimo disputato un campionato in una categoria superiore».
In molti vi davano ovviamente come favoriti: state confermando tutti i pronostici della vigilia, in maniera peraltro eccezionale.
«Non possiamo fallire, considerando soprattutto l'organico, assolutamente competitivo, con cui ci siamo presentati a questa sfida. Chi conosce il calcio però sa benissimo che le sorprese sono sempre dietro l'angolo: può capitare di sottovalutare la gara e scendere in campo con la mentalità sbagliata, soprattutto quando vinci sempre come sta capitando a noi; gli errori ci stanno, e spesso si pagano a caro prezzo».
I numeri raccontano di una squadra inarrestabile in avanti, miglior attacco con 38 reti, ma con una difesa che ha subito 4 reti in più rispetto a quella del Perdasdefogu: significa che anche il Samassi schiaccia sassi concede qualcosa agli avversari?
«Non basta avere in rosa quattro fuori classe per vincere le partite; ogni elemento deve dare il massimo, soprattutto sul piano della concentrazione. Ci sono altre squadre che in organico hanno diversi talenti a disposizione, di conseguenza non possiamo mai abbassare la guardia. A parte i nomi più noti, mi riferisco a Falciani, Tocco, Guariniello, ad esempio, il resto della rosa è composto da ragazzi che hanno sempre giocato in questa categoria o al massimo in Prima. Le nostre vittorie non sono un risultato scontato, anzi, ce le siamo sudate, dalla prima all'ultima».
Il tecnico ritorna sui motivi che l'hanno spinto ad accettare una sfida particolare come questa.
«Chiusa l'esperienza con l'Arbus, in realtà avevo dato la mia disponibilità per un progetto differente, e soprattutto per un campionato in Eccellenza. Tutti sanno come sono andate le cose, io mi sono trovato di fronte ad un bivio: da una parte le mie ambizioni, dall'altra un programma triennale ben strutturato e vincente, in cui si può costruire qualcosa di grande, assieme. Senza queste premesse, non avrei mai accettato».
Fondamentale, in questo senso, la scelta di capitan Falciani: «uno dei giocatori più rappresentativi assieme a Tocco e Argiolas, che ha condiviso assieme a me, da subito, questa avventura con il massimo dell'entusiasmo; un gesto determinante per l'economia delle mie valutazioni».
Per Agus, si tratta comunque di un'esperienza ricca di spunti interessanti.
«Imparo qualcosa di nuovo tutti i giorni, dagli avversari e dalle problematiche che affrontiamo turno dopo turno. Si può sempre crescere sul piano dell'umiltà e del sacrificio, doti che ci verranno utili in futuro, ne sono sicuro, e che ci permetteranno di fare il salto di qualità, quando magari il divario tra i valori in campo sarà meno netto».
Nella prossima sfida, affronterete il Siddi, che al momento occupa la seconda piazza alle vostre spalle: un impegno importante, che potrebbe rappresentare l'ennesima tappa di un cammino sino a qui straordinario.
«Un test fondamentale per noi – conferma Agus -, vogliamo dare continuità al nostro percorso. Io chiedo ai miei ragazzi di essere sempre convinti delle proprie potenzialità; mi piacciono i calciatori che non arretrano di un millimetro di fronte all'avversario, senza paura ma con la personalità giusta che poi, alla fine, è la caratteristica che in un confronto fa la differenza. E' quanto cerco di trasmettere alla squadra, e sono sicuro che con queste premesse potremmo toglierci tantissime soddisfazioni, tra cui quella di entrare negli annali, nella storia della Seconda Categoria; possiamo farlo, abbiamo il dovere di tentarci, poi vedremo cosa dirà il campo, e sino a dove arriva la nostra forza».