«I nostri 7 punti? Buon bottino ma potevano essere di più»
Sant'Elena-Bosa, la speciale sfida di Pinna: «L'anima bosana la rende un avversario sempre ostico»
Il Bosa nella strada di un bosano doc come Luigi Pinna. Il Sant'Elena prova a ripartire in campionato dopo il ko di misura di sabato scorso a Villasimius e dopo lo 0-0 in Coppa Italia contro gli stessi sarrabesi e l'ostacolo non facile da superare è quello rappresentato dalla squadra planargiese. Una sfida che si giocherà al campo Ferrini in viale Marconi a Cagliari e che presenta l'esperto difensore dei quartesi contro avversari per lui "speciali": «Sono bosano e, dal punto di vista calcistico, manco da tanto tempo da Bosa. Negli ultimi anni c'è stata l'occasione per poter tornare però, per impegni lavorativi, non si è mai concretizzata. Il Bosa anno dopo anno si rinnova ma l'anima dei giocatori bosani è sempre presente nello staff e nei giocatori attorno a Tore Carboni, al fratello Roberto. Quell'anima lì la rende sempre una squadra molto ostica da affrontare a prescindere da moduli o condizione fisica o giocatori nuovi».
Le due squadre sono separate da un punto, 7 per il Sant'Elena e 6 per il Bosa. «Ad inizio stagione - dice Pinna - pensare di avere questo bottino di punti non ci sarebbe affatto dispiaciuto, ma è anche vero che in alcune partite abbiamo peccato di inesperienza, vedi Iglesias o Li Punti, in cui abbiamo pagato un po' la tensione della partita con delle espulsioni. Con un po' più di testa si poteva tirar fuori anche un pari. Queste partite iniziali sono degli esami e testano l'approccio mentale nei 90' e devono servirci da lezione per il prosieguo del campionato e per centrare l'obiettivo della salvezza».