Sant'Elena, tre in casa nelle prossime quattro gare: «I playoff? Ci proveremo con tutte le forze»

Le ambizioni playoff del Sant'Elena passano dalle prossime quattro sfide di cui tre in casa contro Porto Rotondo, Taloro e Ilva, l'unica trasferta ad Arbus. I quartesi hanno dato prova di passare un buonissimo momento nell'anticipo di Castiadas e vissuto il sabato al quinto posto salvo poi essere nuovamente sorpassati dalla Nuorese che ha vinto lo scontro diretto col Monastir. I biancoverdi si proiettano alle prossime sfide.  

Cristian Dessì, allenatore (guarda l'intervista)

«Ci concentriamo per le prossime gare che sono fondamentali, due in casa contro Porto Rotondo e Taloro che sono ottime squadre. Contro i galluresi, all'andata, avevamo raccolto di più rispetto a quanto visto in campo, ci aspetta una battaglia. Noi siamo sempre in trasferta, a Villa San Pietro giochiamo solo la domenica e non ci alleniamo però stiamo cercando di creare un fortino e sarà difficile batterci. Con tutte le nostre forze cercheremo di tenere un posto nei playoff. Credo nei giovani, fanno parte della nostra rosa e ci hanno dato sempre un qualcosa senza toglierci niente».

Matteo Sitzia, centrocampista (guarda l'intervista)

«La forza del gruppo è quella che conta, grazie al mister riusciamo a stare uniti e dobbiamo continuare così. È stato importante l'approccio alla gara perché, anche se poteva non sembrare così, la partita di Castiadas era difficile. In settimana ci siamo allenati benissimo e poi si vede il risultato sul campo. Il mister Dessì ci sta facendo crescere tantissimo, nelle prossime quattro partite dobbiamo dare tutto». 

Lorenzo Cogotti, centrocampista (guarda l'intervista)

«La squadra è partita per salvarsi ma strada facendo ha cambiato gli obiettivi e ora puntiamo ai playoff. Ho fatto tre mesi a Uri in serie D, anche se non ho mai giocato sono stati importanti per entrare nell'ambiente e i livelli degli allenamenti erano alti e intensi, mi è servito. Ognuno poi fa il proprio percorso, evidentemente per me la strada giusta era quella di andare in Eccellenza e al Sant'Elena mi sono trovato da subito benissimo, in un gruppo unito e di amici».