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Scotto sgombra ogni dubbio: «A Marino il Latte Dolce cercherà la vittoria»
Il mister: «Salvezza senza playout? Ancora si può»

Scotto sgombra ogni dubbio: «A Marino il Latte Dolce cercherà la vittoria»

Sperava di poter festeggiare domenica la salvezza diretta e ancora una possibilità c'è anche se probabilmente dovrà disputare i playout per restare in serie D ma al Latte Dolce, comunque vada a finire l'ultima giornata della stagione regolare, nessuno può togliere la soddisfazione di aver disputato un grande campionato. La matricola di Pierluigi Scotto ha conquistato 40 punti, una quota che l'anno scorso già sarebbe stata sufficiente per mantenere la categoria e che ora pone i sassaresi ad un bivio: vincere in casa del S.Maria Mole Marino per inseguire quell'unica possibilità di salvezza diretta, a patto che non vinca il Budoni a Genzano col Cynthia e il Selargius perda in casa con la Maccarese, oppure preservarsi concentrazione e muscoli per un inevitabile playout contro una tra Arzachena, Selargius e lo stesso S.Maria Mole Marino?

 

Pierluigi Scotto, allena da sei stagioni il Latte DolceIl tecnico Pierluigi Scotto non ama fare tanti calcoli e, soprattutto, non vuole chiudere il campionato con i rimorsi, quelli "tondi": «Noi a Marino andiamo per vincere, non vorrei poi dovermi mangiare i co.....ni se dagli altri campi dovessero arrivare risultati a noi favorevoli. Ho dei giocatori in diffida ma non posso preservarli». Per la salvezza diretta il Latte Dolce deve chiudere a 43 punti, però non insieme con il Budoni che avrebbe il vantaggio degli scontri diretti, e sperare in un ko del Selargius perché in quel caso avrebbe 11 lunghezze di vantaggio sui granata che annullerebbero la sfida playout. «La salvezza ce la meritiamo senza ombra di dubbio, anche se dovessimo giocare lo spareggio perché in quel caso avremmo chiuso il campionato con quasi una decina di punti in più della squadra che verrà a sfidarci a Sassari».

 

Le possibilità di mantenere la categoria per eccesso di distacco si sono ridotte di molto domenica scorsa nella gara persa in casa contro il San Cesareo. Anche in quella occasione il Latte Dolce ha dimostrato, di fronte alle immagini di RaiSport, la bontà del suo impianto di gioco. «Abbiamo giocato benissimo contro la terza forza del torneo nonché ex capolista - osserva mister Scotto - sullo 0 a 0 ci è stato annullato un gol regolare a Satta per un tocco di mano inesistente come hanno testimoniato i replay della tv e se passiamo noi in vantaggio sarebbe stata un'altra gara. Mi dispiace constatare che al minimo contatto in area ci fischiano sempre rigori contro mentre a Sora e all'andata col San Cesareo ci scaraventano a terra ma di rigori neanche a parlarne». Sul ko di domenica il tecnico dei biancocelesti ammette: «C'è sfortuna nella sconfitta per 2-0, tra l'altro maturata nell'ultimo quarto d'ora di gara, per la traversa colpita da Usai e per un loro salvataggio sulla linea su un colpo di testa di Usai ma c'è anche la nostra colpa che è quella di sprecare decisamente troppo sottoporta». Poche le 32 segnature che pongono al penultimo posto l'attacco del Latte Dolce: «Ci mancano dei gol che avrebbero permesso ai miei ragazzi di chiudere il campionato con almeno 50 punti perché credo di non dire falsità ma non abbiamo sfigurato contro nessuno. Anche a Terracina, in casa della vice-capolista, abbiamo giocato nella metà campo avversaria, subendo il pareggio a 6' dal termine». Pur se Delizos (6 gol) e Falchi (3 reti) hanno fatto una grande stagione per come si sono messi al servizio della squadra e del gioco corale dei biancocelesti, ai sassaresi è mancato un altro bomber che affiancasse il già prolifico Andrea Usai (12 gol).

 

Restando all'attualità delle cose, invece, con la prevedibile vittoria del Palestrina in casa del Porto Torres e che porterà la squadra di Cangiano a quota 46, il tecnico Pierluigi Scotto ricorda l'altra anomalia del campionato del Latte Dolce: «Noi abbiamo incontrato il Porto Torres al completo alla terza giornata e abbiamo perso, le nostre concorrenti hanno preso quasi tutte 6 punti ai turritani e questo fatto ha palesemente falsato la corsa salvezza». Ma in casa Latte Dolce il rammarico è inferiore all'entusiasmo che ancora regna nello spogliatoio: «Meritavamo la salvezza diretta, può darsi che arrivi lo stesso come può darsi di no ma siamo gente abituata a lottare e lo faremo fino alla fine e sempre con un grande cuore e voglia. Come minimo ci siamo guadagnati di giocare il playout in casa in una partita secca e col vantaggio di disporre di due risultati su tre. Non è poco per una realtà come la nostra».

In questo articolo
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2013/2014
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Girone G