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Alessandro Cherchi, Antonio Secchi, Stintino
Il portiere e l'esterno d'attacco protagonista nel 5-2 a Muravera

Stintino, la spinta degli esperti Secchi e Cherchi: «Siamo una squadra giovane ma organizzata, se seguiremo Udassi possiamo dire la nostra»

Lo Stintino dei giovani viaggia a mille trascinato dai "vecchi" del gruppo. Antonio Secchi e Alessandro Cherchi sono stati grandi protagonisti in un complesso che ha fatto il grande esordio in Eccellenza vincendo 5-2 sul campo del Muravera; il portiere ingaggiando un duello con Boi col saldo in attivo perché ha sì subito il gol dell'attaccante dopo 1' ma gli ha parato un rigore e tolto due palloni indirizzati all'incrocio dei pali; l'esterno d'attacco ha chiuso la gara con la punizione del 4-2 e dispensato giocate sempre importanti. 

«Il rigore parato - dice Secchi - è stato importante perché decisivo, eravamo sul 3-1 e abbiamo smorzato la loro reazione, poi nel secondo tempo abbiamo incrementato il punteggio. Siamo una squadra giovane ma organizzata». Domenica arriva il Calangianus: «Sarà ex diverse volte, dobbiamo cercare di continuare questo momento e fare punti perché l'obiettivo è la salvezza da conquistare prima possibile, abbiamo fatto tre risultati positivi perché in Coppa Italia siamo stati eliminati con due pareggi». Il sennorese classe 1984 è un ex anche della Torres: «È difficile vederla in Eccellenza, ha fatto una buona squadra ma non ammazza-torneo come il Tortolì, questo è un campionato molto equilibrato e solo a dicembre si vedranno i veri valori. Da torresino  vorrei veder la squadra in altre categorie».

 

Alessandro Cherchi dà risalto alla vittoria: «Il risultato finale fa sembrare il tutto facile ma noi siamo una matricola contro una squadra che ha aspettato sino all'ultimo di andare in serie D. Siamo andati sotto di un gol dopo 1', ad un'altra squadra avrebbe troncato le gambe, invece noi abbiamo giocato la palla e trovato i gol. Dobbiamo dire grazie anche al nostro portiere, tutti siamo stati bravi e tutti si sono sacrificati, in questo campionato se tu corri di più puoi fare sempre risultato anche contro le squadre più forti. Sono tre punti che danno morale, siamo contenti per la prestazione perché abbiamo giocato e vinto da squadra, possiamo dire la nostra». Il sorsese classe 1984 sembrava destinato al Cus Sassari ma poi è finito allo Stintino a preparazione in corso: «Ho trovato un gruppo che mi ha fatto sentire a casa e subito partecipe del gruppo. Udassi è un allenatore che ci chiede tanto e noi diamo tanto perché lui entra dentro di noi, ha giocato ad alti livelli e sa come prendere i giocatori. Se lo seguiamo possiamo far bene».

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2017/2018
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