Il bomber è a quota 7 e ha segnato in tutt'e 5 le partite
Stintino, oltre la vetta c'è Doukar capocannoniere: «La tripletta? Sono più contento per la vittoria con la Ferrini. Sto crescendo grazie ai consigli di mister Udassi»
Ha sempre segnato nelle prime cinque giornate di campionato e con la tripletta alla Ferrini ora ha scalzato Mesina al comando della classifica marcatori con 7 reti. Lamine Doukar è l'uomo di spicco di questo Stintino, capolista a sorpresa dell'Eccellenza, infallibile terminale offensivo in un ingranaggio che il tecnico Stefano Udassi sta facendo funzionare a meraviglia. I tre gol alla Ferrini non smuovono il 24enne senegalese: «Sono contento per la vittoria e per come stiamo giocando. Non era facile vincere a Cagliari ma siamo stati bravi nel primo tempo a segnare tre gol e poi a controllare la gara nella ripresa». Stintino sempre più splendida realtà della categoria a furia di sommare vittorie su vittorie con punteggi spesso larghi, tutti si arrovellano il cervello per capire i segreti: «Non facciamo niente di particolare - dice Doukar - siamo un gruppo, stiamo bene insieme ed entriamo in campo per divertirci. Se prendiamo gol non è un problema perché le gare terminano solo quando l'arbitro fischia la fine. Stare in alto ci fa piacere ma siamo all'inizio e c'è tanta strada ancora da fare».
Per Doukar è l'anno della consacrazione, in Italia arrivò nel 2011 per giocare con la Nuova Tor Tre Teste, l'anno seguente fu al Formia mentre in Sardegna arrivò a Nuoro portato da George Dossou nell'estate del 2014. Fu dato al Taloro e segnò 13 gol in Eccellenza, nel 2015 il passaggio al Tergu per metà campionato e il ritorno con i gavoesi a dicembre. L'anno scorso lo Stintino lo prende e fa il salto di qualità, ben 21 gol per la scalata vincere il girone B di Promozione. «Devo imparare ancora tanto ma sono migliorato grazie al mister, lui è stato un grande attaccante e mi dà i consigli giusti». Già sette gol nel carniere ma non c'è un obiettivo ben preciso: «Io scendo in campo non pensando a quanti gol devo fare anche perché in squadra ci sono altri giocatori che sanno segnare. L'importante è giocare al servizio della squadra e vincere». Gli avversari di domenica sono il Taloro, la squadra che meglio conosce le qualità enormi di Lamine. Sarà fermato per la prima volta o verrà confermata la legge del gol dell'ex?