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Virgilio Perra, allenatore, Monastir
Recupito: «In caso di ulteriore no, Moi guiderà la squadra»

Tesseramento Perra, niente deroga Figc ma il Castiadas: «Sorpresi dalla motivazione, riformuleremo la richiesta»

Il primo tentativo è andato a vuoto ma il Castiadas non molla e ci riproverà. Con una lettera firmata dal vice-segretario della Figc, Antonio Di Sebastiano, viene respinta la richiesta di tesseramento in deroga alla normativa vigente di Virgilio Perra alla guida della squadra sarrabese dopo l'esonero di Antonio Prastaro. Il tecnico di Elmas, ad inizio stagione, era stato tesserato dal Monastir per le prime 4 giornate di campionato salvo poi dimettersi ma la società del presidente Celestino Recupito puntava all'ottenimento dalla Figc della deroga all'articolo 40 del regolamento del settore tecnico che impedisce di svolgere l'attività ad un allenatore per più di una società nel corso della stessa stagione.

Nella lettera si evidenzia «come i campionati di Eccellenza maschile, a seguito del C.U. N° 192/A del 23 marzo 2021 siano stabilmente ripresi. Gli stessi volgeranno al termine nel giro di poche settimane e quindi non si ritiene opportuno procedere con la concessione di ulteriori deroghe ai fini dei tesseramenti».  

 

«Stiamo valutando di riformulare la richiesta di tesseramento perché non ci convince la motivazione - dice il presidente Recupito - La ripresa dei campionati aveva di per sé un tempo di svolgimento breve ma su 14 giornate ne sono passate appena 5 e noi abbiamo disputato appena tre partite perché due riguardavano gare disputate a settembre e ottobre. Ci ha sorpreso la motivazione perché da Roma stesso avevamo avuto rassicurazioni sulla richiesta di tesseramento in deroga. In ogni caso non si tirerà per le lunghe perché avremo la risposta definitiva nel giro di un ulteriore giorno».

Il Castiadas ha già pronta la mossa in caso di ulteriore risposta negativa da parte della Figc. «Noi abbiamo puntato su Perra non per traghettare la squadra ma anche in prospettiva futura - continua Recupito - Se non riusciremo a risolvere la situazione del suo tesseramento non credo che vireremo su altri tecnici ma proseguiremo con la soluzione interna. Non siamo preoccupati, Nicola Moi è un ottimo collaboratore che con entusiasmo e grande motivazione sua e da parte dei ragazzi sta preparando la gara col Bosa portando avanti il lavoro di Prastaro, un ottimo allenatore e un grande lavoratore che ci ha aiutato nella costruzione della squadra quando siamo partiti in forte ritardo ad inizio settembre».

Il presidente Recupito torna sulle motivazioni dell'esonero: «Abbiamo ringraziato mister Prastaro per il lavoro fin qui svolto ma abbiamo voluto dare uno scossone, perché crediamo ancora alla serie D. Ci sono i due scontri diretti con la capolista Atletico Uri e nove gare da giocare in tutto. Non intendiamo assolutamente abbandonare la contesa. In questo momento la squadra si sta allenando serenamente, vedo dei ragazzi motivati e sereni, come lo erano prima. C'è stato un incontro tra la società e il gruppo squadra, abbiamo chiarito cosa vogliamo e sappiamo di avere a che fare con dei giocatori intelligenti. Questo è uno sport in cui bisogna impegnarsi ed essere più partecipi, non possiamo rimproverare nulla né ai ragazzi e né a chi li ha guidati in queste tre gare ma, quando i risultati non arrivano, si cerca la soluzione migliore. Mi sono trovato in una situazione difficile ma bisogna prendersi le responsabilità delle scelte fatte».

 

Ad inizio settimana il presidente Celestino Recupito è stato condannato dal Tribunale Federale Territoriale ad un mese di inibizione e il club alla sanzione della ammenda di 100 euro per avere consentito o comunque non impedito che il preparatore dei portieri Renato Copparoni svolgesse, di fatto, la propria attività di tecnico anche per la società Italpiombo Santa Teresa nel corso della medesima stagione 2020-21. «Ho chiesto di essere sentito e sono comparso all'udienza del Tribunale Federale - rivela Recupito - che ha accolto le memorie difensive riducendo di molto le richieste della Procura Federale (quattro mesi di inibizione e 600 euro d’ammenda per la società, ndr). Essendo giusto e doveroso rispettare il provvedimento preso nei miei confronti assisto agli allenamenti dalla tribuna e ho contattato la Federazione per attivare un'altra firma elettronica nel caso in questo mese si debbano firmare documenti a nome e per conto della società».

In questo articolo
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2020/2021
Tags:
5ª giornata