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Tore Mereu, allenatore, Barisardo
«La società sa come sono fatto, la salvezza è possibile»

Tore Mereu saluta il Barisardo e lascia da signore: «Sarò il loro primo tifoso ma non c'erano più le condizioni per andare avanti: giusto farmi da parte se non si rispettano i ruoli»

Tore Mereu ha la voce di sempre, calda e serena, nonostante il suo addio al Barisardo sia freschissimo e il dispiacere, ovviamente, ancora tutto da smaltire. Il tecnico ha preso una decisione pesante ma a suo dire inevitabile: non c'erano più le condizioni sufficienti per proseguire con il progetto, portato avanti con grande professionalità nel corso degli ultimi due anni; da qui la scelta di lasciare la panchina, con la squadra attualmente impegnata in un'accesissima lotta per la permanenza nel campionato di Promozione.
I bianco-celesti occupano attualmente il terzultimo posto a quota 24, in coabitazione con il Quartu 2000, e sono reduci dal ko rimediato ad Ortistano contro la Tharros, ma la situazione non sembra irrecuperabile, anzi: è vero, la salvezza diretta ora è distante cinque lunghezze, ma in ottica play-out gli ogliastrini possono giocarsi ancora tutte le proprie chance nelle ultime sei sfide decisive, con Mereu che continuerà a seguire i suoi, ma in veste di tifoso.

«Non mi disturbi, ora sono più libero – scherza l'ormai ex allenatore del Barisardo – vorrà dire che mi riposerò un pochino e passerò più tempo con mia moglie. A parte questo, è stata una scelta mia, presa a malincuore, ma purtroppo a certe condizioni non era più possibile andare avanti, anzi, sarebbe stato strano il contrario».
Mereu ritorna sulle vicende che hanno animato le ultime ore. «Sono stato convocato per partecipare ad una riunione, non so se sia stata indetta dai giocatori, in cui c'erano, oltre ai ragazzi, anche i dirigenti. Dopo l'incontro ho preso la decisione di farmi da parte e starmene a casa, penso sia la cosa migliore per tutti quanti». Le ragioni per un gesto così clamoroso sono piuttosto chiare. «Amo i ruoli ben definiti, non ci possono essere invasioni in questo senso, me l'hanno insegnato sin da piccolo. Scusami, ma per ora preferisco non aggiungere altro, anche perché mancano sei partite alla fine e non vorrei compromettere gli equilibri in un momento così delicato o creare malumori inutili. Rispetto il paese, ci abito, so come funziona, che aria si respira; per il resto in società sanno benissimo come sono fatto, ognuno poi ragiona con la sua testa, per fortuna non siamo tutti uguali».

Nonostante la grande serenità, nelle dichiarazioni affiora comunque un pizzico di delusione. «Dispiace mollare la barca in questo modo e a questo punto della stagione: non ho lasciato quando eravamo ultimi, a maggior ragione non mi sarei arreso da quartultimo. Sino ad un mese e mezzo fa nessuno ci dava una lira, eravamo già morti e sepolti».
Ed invece i biancocelesti hanno buttato, come si dice, il cuore oltre l'ostacolo, mettendo in campo grinta e determinazione esemplari, anche se qualche volta non è bastato. «Se avessimo fatto risultato pieno domenica avremmo agganciato il quintultimo posto, ma c'è da dire che la Tharros ha meritato di vincere. Ci sono altre sei partite da giocare, il campionato entra nel vivo e io mi sarei accontentato comunque anche di un piazzamento play-out, considerando che il girone di andata è stato veramente difficile. La salvezza sarebbe un vero e proprio miracolo sportivo».

Mereu dimostra per l'ennesima volta grandissima sportività anche in uno dei momenti forse più difficili da quando ha intrapreso il percorso da allenatore. «Ci tengo a fare un grosso in bocca al lupo al nuovo mister, io sarò il primo tifoso del Barisardo, non ci sono dubbi».
Nelle prossime settimane gli ogliastrini sono attesi da quattro scontri diretti, per poi chiudere con le sfide al Guspini, in casa, e in trasferta contro il Carbonia. «Ci sono tutti i presupposti per salvarsi o quanto meno per poter giocare lo spareggio tra le mura amiche, che non è un vantaggio da poco. Devono crederci insomma, perché il calcio insegna che non c'è niente di scontato. Per farcela servirà la testa e le persone giuste, oltre ad una buona dose di sacrificio, fondamentale per raggiungere questi traguardi».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
Promozione
Girone A