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Tratalias, Locci è raggiante: «Barumini avversario temibile, ma ce l'abbiamo fatta»
«Contro il Capoterra siamo stati superiori»

Tratalias, Locci è raggiante: «Barumini avversario temibile, ma ce l'abbiamo fatta»

Se è vero che la forza delle grandi squadre è la capacità di soffrire e non cadere di fronte all'impeto dell'avversario, il Tratalias è sicuramente sulla buona strada: la squadra guidata da mister Locci infatti ha saputo tener testa ad una squadra attrezzata, brillante e dinamica coma la Libertas Barumini, che per tutti i 90 minuti, spinta dal suo grande pubblico, ha cercato in tutti i modi di sgambettare gli avversari e strappare la permanenza in Prima Categoria.
Nonostante la sconfitta per 1 a 0, il Tratalias conquista un traguardo che mancava da ben 23 anni; un successo che il tecnico dedica in primis alla sua famiglia, «che mi segue con grande passione».

 

Locci analizza la sfida decisiva di quattro giorni fa:
«Avevamo il timore che la perdente degli spareggi fosse proprio il Barumini, avremmo preferito il Cus, perché tradizionalmente loro in casa sono forti e questa partita ci preoccupava, e non poco. Eravamo comunque consapevoli del fatto che avremmo incontrato una squadra tosta, anche se dalla nostra avevamo il fatto di poter perdere con un gol di scarto e conquistare comunque la promozione; abbiamo tenuto bene il campo, e non era assolutamente facile, abbiamo impostato la gara tenendo ben in mente che se fossimo riusciti a fare una rete loro ce ne avrebbero dovuto segnare tre.
Siamo soddisfatti, come è normale che sia, perchè fa piacere raggiungere questi traguardi.
È andata bene, siamo stati bravi, abbiamo colpito due traverse, siamo riusciti a crearci le nostre occasioni, non siamo di certo rimasti a guardare anche se forse ci siamo chiusi troppo rispetto al solito, facendo una partita d'attesa, ma abbiamo preferito affrontare la gara in questo modo e il risultato ci ha dato ragione».

 

In realtà per la vittoria del triangolare è risultato fondamentale il successo ottenuto in casa contro il Capoterra di Vergari.
«Con il Capoterra noi abbiamo fatto una partita strepitosa: loro hanno tirato molto raramente in porta, noi avevamo in mano il pallino del gioco e sono convintissimo che anche se fossero rimasti in undici li avremo battuti comunque; eravamo sicuramente superiori al Capoterra».

 

La nuova stagione può attendere; i programmi per il futuro prossimo verranno infatti stilati non appena finiranno i festeggiamenti.
«Sinceramente stiamo ancora pensando ai festeggiamenti, non ho ancora avuto modo di parlare con la società.
Io sono disponibile, ma bisogna sentire le loro intenzioni.
Ora pensiamo alla festa, visto che il Tratalias non saliva in prima categoria da 23 anni, per il momento ci godiamo questa vittoria, con calma avremo modo di parlare con i i dirigenti e vedere insieme cosa fare».

 

Le prospettive in vista del prossimo campionato sono comunque piuttosto buone.
«Questo gruppo ha tutte le carte in regola per disputare un campionato di Prima Categoria più che dignitoso, lottando alla pari con il gruppo di squadre dal centro classifica in giù.
Chiaramente ci sono delle cose da aggiustare, ma la rosa è assolutamente valida, anche se è stata rivoluzionata un paio di volte: abbiamo trovato difficoltà quando sono andati via un paio di giocatori importanti e ne sono arrivati altri, ma tutto sommato le cose sono andate bene nonostante abbiamo cambiato modulo più volte.
C'è stato grande lavoro sia da parte mia che da parte dei ragazzi, ma grazie all'applicazione e alla fatica siamo riusciti a conquistare questo risultato che poteva essere ottenuto secondo me anche prima degli spareggi.
Probabilmente ci è mancato un pizzico di fortuna, come ad esempio a Villaperuccio, in cui ci hanno praticamente annullato un calcio di rigore e abbiamo perso tre punti; se fossimo andati a giocarci lo scontro diretto a San Giovanni con 4 punti di vantaggio forse non avremmo dovuto aspettare i play-off per festeggiare la promozione».

Locci rende merito ai vincitori del campionato.
«La Fermassenti ha fatto un bellissimo campionato, una squadra composta da calciatori giovani ma allo stesso tempo molto esperti, bravi e validi. Hanno costruito una rosa di assoluto valore, inserendo qualche giocatore a stagione in corso; noi invece abbiamo confermato tutti gli elementi dello scorso anno e strada facendo siamo dovuti intervenire, nel tentativo di correggere qualcosa, rallentando la nostra marcia».

 

Il tecnico traccia un bilancio del lavoro svolto con la squadra al termine di una stagione sicuramente impegnativa.
«Il lavoro dell'allenatore è sempre determinante, ma sono i ragazzi che in definitiva sposano la filosofia del tecnico: nel momento in cui i ragazzi non l'accettano, è difficile andare avanti.
Le percentuali sui meriti di un successo come il nostro sono divise tra allenatore, società, ma buona parte spetta ai ragazzi.
Nelle partite determinanti, quelle secche come ad esempio la sfida di domenica contro il Barumini, l'allenatore conta relativamente, perchè in campo scendono i calciatori: io posso soltanto aiutarli a preparare al meglio la partita ma i protagonisti sono loro, sono loro che determinano il risultato».

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Girone B