Ha segnato in Coppa: «Azione bella ma gol fortunato»
Un olbiese sulla strada del Tortolì, Davide Scatena: «Il Paterno vuole la D, il 4-4 è un'arma a doppio taglio basta un gol e siamo fuori»
Un sardo sulla strada del Tortolì, un olbiese sta provando ad estromettere gli ogliastrini dalla Coppa Italia. Davide Scatena, figlio di Carmine ex difensore dei bianchi anni Ottanta, veste la maglia del Paterno che mercoledì ha pareggiato 4-4 con una rete dell'esterno classe 1997, nel primo tempo, con un tiro-cross che ha ingannato il portiere rossoblù Floris. «Una po' fortunata - ammette Scatena - ma arrivata in un'azione voluta e che prepariamo sempre durante la settimana. Ma va bene così, segnare è sempre una gioia». Così come fare ritorno nell'Isola nella quale ha vissuto l'infanzia e vestito nelle giovanili la maglia dell'Olbia: «Sono sempre molto felice di tornare in Sardegna, così posso vedere i parenti, ed è stata una grande emozione incontrare il Tortolì». Nel terzo tempo a base di maialetto Davide non si è sorpresa dell'ospitalità che ha ricevuto insieme con i suoi compagni: «Questo è lo spirito sardo, amicizia, compagnia, lo conosco bene perché l'ho vissuto da giovane. So come siamo noi sardi e sono felice quando vedo il terzo tempo, in campo succede sempre qualche cosa ma poi ci si riappacifica, e tutto questo fa sempre bene all'ambiente del calcio».
Esterno basso di difesa, ha dovuto fronteggiare Placentino sempre pericoloso con i suoi affondi, uno dei quali ha portato al gol del vantaggio di Figos. «Nei primi minuti del primo tempo abbiamo sofferto il Tortolì - racconta il 19enne ex Aquila e Celano - sono partiti forte con gli esterni Nieddu e Placentino. Abbiamo avuto la fortuna di pareggiare subito i loro due gol e, nel secondo tempo, a passare in vantaggio più volte». Il pareggio è un buon risultato ma il Paterno ha avuto la chance di chiudere il discorso qualificazione quando era in vantaggio 4-3 e con l'uomo in più: «Non ci accontentiamo e nel ritorno dobbiamo fare meglio, il 4-4 è un'arma a doppio taglio, può bastare un gol degli avversari per metterti fuori da tutto. L'importante è affrontare la partita nel modo giusto e fare bene, anche se lascia giocare il Tortolì quando riparte fa male, dobbiamo prendere le giuste precauzioni, soprattutto a centrocampo e in attacco loro hanno molta qualità».
Il Paterno vuole la serie D, da due anni le sfugge per un solo punto, in campionato i rossoneri sono a tre lunghezze dalla vetta ma anche la Coppa Italia può essere una via importante per il salto di categoria. «La società ci impone di fare bene sia in campionato che in Coppa Italia - continua Scatena - siamo impegnati su due fronti e proveremo in tutti i modi a raggiungere questa serie D che da due anni sfugge per un punto. Vogliamo dare una gioia a questa società che fa tanti sacrifici per noi e per i tifosi, per portare per la prima volta nella storia in serie D, come ha fatto il Tortolì, una frazione di Avezzano che merita la categoria superiore». Da olbiese non è mancato un pensiero alla sua ex squadra che lotta per salvarsi in Lega Pro: «L'Olbia sta attraversando un momento particolare ma lotta sempre, merita questa categoria, l'ha fatta quand'ero nelle giovanili, mio padre è stato giocatore dei bianchi e mi ha infuso la passione per questa maglia. Spero si rialzino e dimostrino di essere forti come hanno fatto nel girone d'andata».