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Simone Scotto, attaccante, Valledoria
«Con lo Stintino siamo stati ingenui, non molliamo»

Valledoria, Simone Scotto di fronte alla Torres: «Per me è una gara speciale, sono tifoso rossoblù ma a noi servono punti utili per la salvezza»

Sassarese doc, tifoso della Torres e a volte in curva Nord a sostenere la squadra rossoblù. Domenica, però, Simone Scotto - attaccante scuola Latte Dolce classe 1997 - sarà nel campo del Vanni Sanna a difendere la maglia del Valledoria: «Per me è una partita speciale e sentitissima essendo di Sassari e fin da piccolo un tifoso della Torres e quando posso, un frequentante della curva Nord. Sulla carta è un impegno proibitivo, rispettiamo l'avversario ma scenderemo in campo col coltello tra i denti e pronti a dare battaglia, cercando di fare punti utili per ottenere la salvezza. Davanti ci troveremo una grande squadra costruita per stare nei piani alti della classifica e in piena lotta playoff e poi avranno il loro grandioso pubblico a spingerli e a incitarli verso la vittoria. Ma noi, di tutto questo, non dovremmo preoccuparci, se crediamo ancora nella salvezza, abbiamo il dovere di provarci con tutte le squadre che incontreremo fino alla trentesima giornata, anche se ci troveremo davanti a noi l'ostacolo più difficile da superare».

Lo scorso novembre la Torres si impose in trasferta con un inequivocabile 0-4, Scotto non era presente perché ancora in forza al Cus Sassari: «Oltre a cercare di fare punti importanti per il nostro obiettivo, cercheremo di non rimediare lo stesso risultato maturato nella gara di andata. Giocheremo al Vanni Sanna, in quello che è lo stadio dove gioca la più antica società della Sardegna. Avere di fronte avversari come Tore Pinna, una leggenda, e giocatori del calibro di Sarritzu dovrà essere per noi uno stimolo in più per restare determinati e concentrati per tutto l'arco dei 90'. Vorranno vincere e cercheranno di sfruttare il fattore campo sia per continuare il loro momento felice che dura da sette partite e sia per restare in scia della zona playoff. Credo che ci siano tutti i presupposti per assistere a una bella partita».

 

 

La situazione di classifica del Valledoria è critica, inchiodato nelle sabbie mobili della classifica, al penultimo posto con 17 punti, a -5 dai playout e - 7 dalla salvezza diretta quando mancano 7 giornate al termine: «È un momento in cui non ci sta girando bene ma fino alla trentesima giornata non molleremo la presa, è un nostro obbligo. La matematica ancora non ci condanna e quindi abbiamo il dovere di credere nella salvezza. A mio parere non meritiamo questa classifica, stiamo pagando un periodo nero e di pochi punti fatti, sopratutto con le concorrenti dirette come il Calangianus. Se poi il calendario, nei periodi di difficoltà, ti mette di fronte avversarie di spessore come lo Stintino e la Torres, tutto diventa più difficile». Proprio la vice capolista Stintino, domenica scorsa, ha espugnato di misura il comunale Bayslak, infliggendo agli anglonesi la 14esima sconfitta in campionato. «È stata una partita molto combattuta - dice Scotto - fra due squadre che hanno ambizioni diverse di classifica. Siamo stati un po' ingenui, nei minuti finali del primo tempo, a prendere quel gol che poi ha deciso l'incontro. Malgrado abbiamo sofferto un po' il palleggio dello Stintino, anche noi abbiamo avuto le nostre occasioni sia per passare in vantaggio che per pareggiare ma purtroppo anche stavolta gli episodi non sono stati dalla nostra parte. Ma questo è il calcio e ci sta, accettiamo il verdetto del campo che ha sentenziato uno Stintino vincitore con merito». Non erano presenti nell'undici titolare due giocatori importanti come Greco e Deliperi, assenti per squalifica: «Purtroppo la sconfitta nella partita precedente contro il Calangianus in trasferta, ha lasciato degli strascichi molto pesanti, soprattutto quando perdi due giocatori fondamentali come Greco e Deliperi in un momento cruciale del campionato. A mio avviso le loro sanzioni sono state sia pesanti che ingiuste. Greco ha preso un calcio alla mano e poi è stato espulso per una reazione che da parte sua non c'è stata e subito dopo è stato espulso anche Deliperi che non è andato dal direttore di gara per offenderlo ma per chiedere semplicemente delle spiegazioni. È vero che chi è sceso in campo si è comportato degnamente, il portiere Mariani ha sostituito nel migliore dei modi Deliperi tirando fuori una prestazione maiuscola ma ciò non toglie che siamo senza due elementi importanti per noi».

 

Simone Scotto è approdato al Valledoria nella finestra del mercato invernale dopo una prima parte di campionato con il Cus Sassari di mister Mura nel girone B di Promozione: «Eravamo partiti col presupposto di provare a vincere il campionato, senza nasconderci. Stavamo andando bene, io ho anche realizzato cinque reti ma, proprio nel momento in cui la squadra stava iniziando a conoscersi e ad ingranare gli automatismi del gioco, ecco che sono venuti fuori dei problemi all'interno della società e tutti abbiamo deciso di cambiare aria. È arrivata la chiamata del Valledoria e ho deciso di mettermi in gioco in un contesto diverso e in un campionato difficile come l'Eccellenza. Ho segnato due gol nella vittoria contro il Ghilarza nonostante avessi rimediato, nella partita contro il Tonara, un infortunio alla caviglia che per fortuna sono riuscito a recuperare». Nonostante i risultati stentino ad arrivare, l'impatto con l'ambiente rossoblù è stato molto positivo: «Malgrado ci troviamo al penultimo posto in classifica qua tutti tengono al Valledoria. Ho trovato delle persone splendide e fin da subito mi sono trovato benissimo e non ho avuto problemi ad ambientarmi. Di mister Ventricini me ne avevano parlato bene e debbo dire che quello che mi avevano detto sul suo conto si è poi rivelato tale. Ci tiene tantissimo al Valledoria, è sempre l'ultimo a mollare e anche nei momenti difficili come questi ci sta vicino spronandoci sempre. Siamo un bel gruppo, lavoriamo tranquilli ogni settimana nel nostro campo, cosa che prima non ci era stata concessa. Insieme a me, a dicembre sono arrivati altri giocatori nuovi e ci siamo tutti ambientati benissimo grazie anche a quelli che sono rimasti che ci hanno accolto come se fossimo stati lì da sempre. Tra di noi c'è grande rispetto e ci vogliamo tutti bene, anche al di fuori del rettangolo di gioco, ed è anche per questo che meritiamo di più di quanto dica la classifica». Per Scotto si tratta della seconda esperienza in Eccellenza dopo le due presenze con il Latte Dolce nella stagione 2014-15, poi in Promozione ha giocato con Usinese, Lauras e, appunto, Cus Sassari: «L'Eccellenza è diversa dalla Promozione, anche se a dire il vero non sto trovando grosse difficoltà nel passaggio di categoria. Ti confronti con giocatori molto forti e con grandi società che hanno fatto la storia del calcio sardo come Torres e Sorso o belle realtà come lo Stintino e l'Atletico Uri che stanno facendo bene. Quest'anno il campionato ha un valore e un potenziale di livello molto buono sia nei piani alti che nei bassifondi della classifica. Vincere è sempre difficile perchè ogni partita non è scontata ed è aperta a qualsiasi risultato». Andrea Benenati

In questo articolo
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2017/2018
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