«Mancano i soldi e si vuole recuperare qualcosa»
Zeman scettico sulla ripartenza della serie A: «Mi auguro di no, 30mila morti non sono pochi»
L'ex tecnico del Cagliari Zdenek Zeman si dice scettico sulla ripartenza del calcio italiano: «La vedo male, per me non si dovrebbe ricominciare a meno che il virus non scompaia. Se è troppo pericoloso? Trentamila morti non sono pochi». Il boemo, che oggi festeggia 73 anni e nell'estate del 2014 fu il primo tecnico dell'era Giulini, intervenendo a Radio 1 alla trasmissione "Un giorno da pecora" spiega perché il calcio vuole ricominciare: «Mancano i soldi, per recuperare qualcosa. Ma io penso che la salute sia importante. Mentre le scuole sono chiuse e i bambini non sputano, i giocatori sputano tutti ed è una cosa pericolosa». La ripresa avverrebbe con gare a porte chiuse: «Il calcio è uno spettacolo per la gente. Senza, non ha senso. Il calcio mi manca e se ricominciasse guarderei le partite, ma mi auguro per loro che non riparta».
Zeman si dice contrario alla regola delle cinque sostituzioni che la Fifa ha introdotto per i campionati europei che riprenderanno con tante gare da giocare in poco tempo: «È un'altra di quelle cose che rende il campionato irregolare. Se si giocano 20 partite con tre cambi e altre venti con cinque... non si possono cambiare le regole, devono essere uguali per tutta la stagione. Il cambio di regola favorirebbe le rose con più giocatori a disposizione».