Carbonia, il nuovo Curreli ha il vecchio vizio del gol: «Un anno di rivincita per me, finalizzo il gioco della squadra»

Il Carbonia nel segno di Samuele Curreli. Lo è stato nelle due gare di Coppa Italia contro la San Marco quando l'attaccante di Narcao ha segnato cinque reti e lo è stato all'esordio in campionato con la doppietta che ha deciso il big-match con la Nuorese: «Incontravamo una squadra attrezzata per vincere ma volevamo partire bene. Una vittoria importante, è il nostro obiettivo di ogni gara poi tireremo le somme. È stata una emozione bellissima vedere lo stadio così pieno, contentissimo dei due gol ma finalizzo il gioco di tutta la squadra composta da grandi giocatori. Per me è un lusso giocare al fianco di Figos, si porta via due difensori e mi permette di attaccare la profondità». Sette gol in tre gare ufficiali: «Questo è un anno di rivincita per me, me lo sono imposto, voglio fare bene per i tifosi, il mister e la società. Resterò tutto l'anno a Carbonia, è un piacere giocare al fianco di professionisti».

Anche per Andrea Marongiu la priorità era partire col piede giusto: «Era importante far bene, visto il valore della Nuorese che, sul campo, mi ha un'ottima impressione. Siamo andati subito in vantaggio e poi sul 2-0, non dico che lì ci siamo adagiati ma non abbiamo giocato come sappiamo, cercando solo la ripartenza. Loro sono stati bravi ad attaccarci centralmente e sulle fasce, anche se non hanno avuto grosse occasioni fino a prima dell'intervallo, quando hanno segnato dopo una ottima pressione. Nella ripresa potevamo fare subito il 3-1 rendendo forse la partita più facile, loro hanno fatto meno gestione palla e noi guadagnato qualche metro». Sul rigore finale reclamato dalla Nuorese. «Da sessanta metri non ho visto - dice il tecnico dei sulcitani - lo può sapere solo l'assistente dell'arbitro, chi ha crossato e chi eventualmente l'ha colpita di mano». Marongiu mostra grande sportività: «Due squadre che lotteranno nelle prime posizioni, il pareggio sarebbe stato giustissimo per quanto visto in campo. A loro resta il rammarico, meglio per noi aver portato a casa la gara seppur con sofferenza».