«Teniamo alla Coppa, fiduciosi col Porto Torres»
Stintino, capitan Mulas alla quinta stagione: «Ho trovato una famiglia, qui tante soddisfazioni e l'amara retrocessione, vogliamo riscattarci»
Lo Stintino inaugura la sua nuova stagione calcistica pareggiando 1-1 il confronto di Coppa Italia contro il Porto Torres. Sul derby del Golfo dell'Asinara il capitano biancoceleste Luca Mulas analizzare il match casalingo di sabato: «Siamo partiti molto bene, nella prima mezz'ora di gioco, praticamente abbiamo avuto sempre noi il pallino del gioco, creando tanto ma riuscendo a concretizzare solo l'occasione del rigore, poi trasformato con grande freddezza dal nostro implacabile portiere Secchi. Loro sono stati bravi a sfruttare l'unica palla-gol del primo tempo approfittando anche di una nostra disattenzione difensiva. Nel secondo tempo i ritmi del gioco sono calati, loro sono venuti fuori bene anche se ci sono state meno occasioni da ambo le parti e si è giocato prevalentemente a centrocampo». Domenica, a Porto Torres i biancocelesti dovranno necessariamente vincere o pareggiare segnando due o più reti. «Faremo di tutto per vincere - ha detto il centrocampista classe '92 - a questa Coppa Italia ci teniamo molto. Io sono molto fiducioso per quanto riguarda il passaggio del turno. Siamo consapevoli che dovremmo fare gol per forza ma dovremo avere calma, non fare calcoli e soprattutto non farci prendere dalla frenesia, perché abbiamo 90-95 minuti a disposizione per poter segnare. Rientreranno anche giocatori importanti che hanno saltato la gara di andata per squalifica e sono sicuro che ci daranno una grossa mano, anche se chi è sceso in campo sabato, non ha di certo sfigurato».
Mulas ha indossato la fascia di capitano per 75': «È stato per me un onore e un motivo d'orgoglio, una sensazione bellissima. Da quattro anni che gioco a Stintino, mi sento oramai un veterano di questa squadra. Sono molto affezionato a questa maglia e mi auguro di poterla indossare a vita. Sono molto legato a questa società e mi sento anche un po stintinese». Il "mago di Sorso" inizia la quinta stagione in maglia biancoceleste: «Sono arrivato a Stintino nel dicembre del 2015, oramai mi sento un veterano di questa squadra. Il primo giorno che misi piede nello spogliatoio parlai con l'allora presidente Angelo Schiaffino che mi disse che lo Stintino calcio era come una famiglia. A tanto tempo di distanza devo dire che aveva ragione. Qua mi sento proprio a casa, sto bene e, malgrado in passato abbia avuto proposte da altre squadre, non ho mai pensato di andare via. In tutti questi anni ho vissuto momenti belli, fatti di grande soddisfazione ma anche di delusione. Nella sessione invernale del mercato della stagione 2015-16 mister Udassi mi volle fortemente. Lui mi conosceva abbastanza bene avendomi già avuto al Castelsardo, dove peraltro, avevamo anche vinto un campionato. Sapevo che c'era un bel progetto e che si poteva fare bene, nonostante la squadra si trovasse in piena zona retrocessione, quasi spacciati. Successivamente inanellammo 18 risultati utili consecutivi e finimmo sesti in classifica. L'anno dopo ci fu l'apoteosi con la vittoria del campionato di Promozione, fu un traguardo storico. Anche in Eccellenza abbiamo fatto bene dando continuità ai nostri risultati, arrivando terzi e entrando in semifinale playoff poi persa sfortunatamente contro la Torres. Lo scorso anno le cose non sono andate per il verso giusto, una retrocessione che ha lasciato a tutto l'ambiente grande amarezza ma, allo stesso tempo, noi giocatori e i dirigenti tanta voglia di riscatto». Andrea Benenati