Allegri elogia il gruppo e l'argentino
«Il Cagliari è una squadra importante, Larrivey si è sbloccato»
Seconda vittoria consecutiva per il Cagliari. Un 3-0 contro il Livorno che porta punti e felicità in casa rossoblù. «Sì, tutto bene, a parte i soliti 15 minuti di deconcentrazione - spiega Allegri - Di solito li abbiamo all'inizio del secondo tempo, questa volta li abbiamo anticipati alla fine del primo. Su questo punto dobbiamo assolutamente migliorarci». Fondamentale per la costruzione della vittoria è stato il gol arrivato dopo appena 3 minuti. «In effetti, con il gol iniziale di Larrivey la gara si è messa subito bene - ammette il tecnico rossoblù - abbiamo costretto il Livorno, che è abile a chiudere ogni spazio, ad aprirsi e concederci degli spazi. Abbiamo gestito bene la palla, nella ripresa poi c'è stato subito il raddoppio e così abbiamo potuto controllare con lucidità arrivando a segnare il terzo gol».
Non si sottrae Allegri alla scontata domanda sul West Ham. Alla vigilia si temeva che le voci di acquisto da parte del presidente Cellino distogliessero l'attenzione dalla gara contro il Livorno «Credo che stasera sia i ragazzi sia il presidente abbiano dimostrato che pensano solo al Cagliari - gonfia il petto il tecnico livornese - una squadra importante perché rappresenta tutti i sardi, anche quelli fuori dall'Isola. Per quanto riguarda le vicende imprenditoriali del presidente sono cose che non mi riguardano».
Larrivey, schierato un po' a sorpresa ha fatto una doppietta dimostrando ancora una volta di essere un giocatore ritrovato. «Sì è vero, Larry si è sbloccato. Sta attraverso un buon periodo di forma, magari a Bologna ha un po' pagato il fatto di giocare per la prima volta dall'inizio ma oggi ha fatto bene. Il suo problema era soprattutto psicologico e già contro il Napoli e la Roma aveva dato ottimi segnali».Jeda entra e dopo neanche un minuto va in gol così come è accaduto contro il Napoli. Tutto studiato? «Macché, una pura casualità. A me dispiace tenerlo fuori, così come mi dispiace lasciare fuori gli altri, ma ogni volta che viene chiamato all'opera risponde sempre alla grande». «È un momento buono - dice il diretto interessato giunto a quota 5 reti - A nessuno fa piacere non giocare titolare, io poi non sono abituato a una situazione del genere ma è importante che chi sta in panchina si faccia sempre trovare pronto. Faccio i complimenti a tutti i miei compagni che già nel primo tempo hanno fatto una grande gara. Parola gioca poco ma non si fa trovare mai impreparato quando il mister lo manda in campo e Larry sta dimostrando quanto vale. Sono molto contento per lui».