Il tecnico: «Io a Valledoria? Per ora solo voci»
Al Calangianus è buio totale, Mamia: «Svanita la passione, solo indifferenza»
Il pessimismo ha superato la speranza. Il futuro del Calangianus è sempre più nero. Dopo le dimissioni del presidente Mario Ambrosino la palla è passata nelle mani del sindaco Antonio Scano ma, all'orizzonte, non si intravede alcuno spiraglio di salvezza.
Mamia aspetta notizie ma potrebbe lasciare - Tutto tace, nessuna notizia filtra, allenatore e giocatori restano in attesa di conoscere il proprio destino. «Non so nulla, nessuno mi ha ancora chiamato – dice l'allenatore-giocatore Tore Mamia – c'è aria di crisi e non so ancora che farò». Reduce da una stagione e mezza alla guida dei giallorossi e protagonista di due salvezze grandiose, Mamia non vede, al momento, il suo futuro legato a Calangianus: «Si è dimesso il presidente, il futuro della società è a rischio, sembra proprio che in paese sia svanita l'antica passione e ora regna l'indifferenza. Io non potrei affrontare un anno in queste condizioni».
Il futuro a Valledoria? Per ora solo voci - Il mancino fantasista è, perciò, sul mercato: «Per adesso non ho ricevuto nessuna chiamata, il mercato è ancora piuttosto fermo, mi preoccuperei se tutte le panchine fossero già state occupate». Si è parlato di Valledoria, qualora mister Hervatin dovesse trovare sbocco in una squadra di categoria superiore (vedi Porto Torres). «Sì, ho letto di questa ipotesi di Valledoria – dice Mamia – ma sono solo voci, io non ho ricevuto alcuna offerta». Nessuna preclusione sulla prossima destinazione: «Basti che sia una società seria con una squadra competitiva, non vado in un posto per fare la comparsa». E se la squadra avesse bisogno di fare diversi acquisti non ci sarebbero problemi: «Non avrebbero problemi a seguirmi giocatori come Rusani, Lungheu, Rubino, Secchi, questo è un gruppo collaudato che farebbe bene da qualsiasi parte»
Fabio Salis