Allarme rientrato, il Carbonia Calcio trova l'accordo con l'amministrazione comunale e può proseguire le attività al campo Zoboli

Allarme rientrato, il Carbonia continuerà ad utilizzare lo stadio comunale "Carlo Zoboli" e non sarà costretta ad emigrare come è capitato per la gara di domenica scorsa di Coppa Italia contro il Carloforte che si è disputata a Villamassargia. La nuova dirigenza biancoblù, da un paio di mesi insediatasi alla guida della società dopo l'era della famiglia Giganti, nei giorni scorsi si era vista recapitare dall’Amministrazione comunale di Carbonia la richiesta di pagamento di una maxi-bolletta pari a 150mila euro, una somma esorbitante e maturata negli anni 2014, 2015 e 2016 relativa ai consumi di acqua, di energia elettrica e di interventi di manutenzione straordinaria dello stadio.  

In segno di protesta la società sulcitana ha riunito ieri pomeriggio tutte le squadre che partecipano ai campionati di Promozione, Juniores, Allievi e Giovanissimi per una seduta di allenamento in Piazza Roma, nella sede del Comune di Carbonia. Nel frattempo una delegazione di tifosi con in testa il leader dei "Briganti" aveva incontrato gli amministratori comunali chiedendo la disponibilità ad un incontro e la stessa forte presa di posizione dello società ha portato poi, nella tarda serata di ieri, «ad un accordo affinché le attività del Carbonia calcio possano proseguire secondo calendario allo stadio Zoboli e al campo di Is Gannaus». Scongiurata perciò l'ipotesi più triste secondo la quale il muro contro muro avrebbe portato la nuova società a rinunciare sul nascere al progetto di rilancio del calcio a Carbonia che dovrà riportare nel giro di qualche stagione i minerari nelle categorie più consone al proprio blasone. Senza campo non c'è attività agonistica che regga e senza un fardello di debiti maturati durante la vecchia gestione si potrà investire sia nel settore giovanile, fiore all'occhiello della società biancoblù, che nella prima squadra.