Allegri: «Se pensiamo troppo facciamo casini»

Massimiliano Allegri è lassù. A pochi passi dalla Juve e dai sogni. Ma dopo il 2-0 col Parma mette subito le cose in chiaro. «Gustiamoci il momento ma non pensiamoci troppo perché sennò facciamo casini...». Eppure la sua squadra, lo ammette, lo diverte. «Non so per chi sia venuto Di Livio (il secondo di Lippi in Nazionale, ndr) e non sarei in grado di dargli consigli, ma ha visto sicuramente un bel Cagliari». L'accento va sulla qualità del gruppo a disposizione che annulla ogni preoccupazione per le defezioni. «Chiunque entri, fa bene. C'è equilibrio in rosa, molto spirito di sacrificio e attenzione durante la settimana. I giocatori si danno una mano, negli allenamenti c'è attenzione, anche da parte di chi gioca meno. Non mollano di un centimetro».

La dimostrazione è stata data dalle grandi prestazioni di Barone e Ariaudo, ma anche di chi è entrato in corso d'opera: Parola, Larrivey e Jeda si sono fatti trovare prontissimi. «Tutti bravi. Barone non giocava da tempo, è stato prezioso tatticamente e tecnicamente. Ariaudo era al debutto, un'ottima prestazione, Agazzi ha fatto due parate importantissime». La coppia difensiva centrale di oggi non toccava neanche i 44 anni in due. «Qualche errore per l'inesperienza ci può stare. Si migliora giocando». 

Questa l'analisi della gara da parte del mister rossoblù: «Nel primo tempo siamo partiti bene, trovando buone soluzioni offensive e imprimendo ritmo alla partita. Abbiamo avuto anche un briciolo di fortuna nel gol del vantaggio, arrivato su un rimpallo. Sul 2-0, abbiamo sfiorato la terza rete. Eravamo stanchi nella ripresa, avevamo difficoltà a ripartire, ma sottolineo anche la pressione del Parma. È stato bravo Agazzi in un paio d'occasioni. Nel finale siamo di nuovo usciti fuori, e abbiamo ancora sfiorato il terzo gol».