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Bebo Antinori, allenatore, Atletico Cagliari
«La difesa ora va bene ma bisogna fare qualche gol in più»

L'Atletico Cagliari accelera, Antinori: «La vittoria con la Gialeto vale doppia, dobbiamo rosicchiare punti a tutti»

L'Atletico Cagliari conquista la seconda vittoria nel girone di ritorno, grazie al 2 a 1 rifilato alla Gialeto nell'ultima uscita, e continua a sgomitare con le avversarie dirette per guadagnarsi la permanenza nel campionato di Promozione: stando ai numeri, i bianco-azzurro-rossi stanno attraversando un momento molto positivo, con 8 punti messi in cassaforte su 15 a disposizione con l'unico neo rappresentato dal ko, di misura, nel derby contro il Cus Cagliari, terzo della classe. La condizione generale della squadra è in netta crescita, cosa che vale, ovviamente, anche per l'umore del gruppo e del tecnico Bebo Antinori, in vista dei prossimi impegni a partire dalla delicatissima trasferta di Selargius.

«Domenica c'era in palio una posta altissima — dichiara mister Antinori — come succede quando giochi contro una squadra che lotta, come te, per non retrocedere. La Gialeto si presentava alla sfida con un punto in più in classifica e si trattava del classico scontro diretto. La vittoria, in questi casi, vale doppio e siamo riusciti a scavalcarli. Credo si tratti di un risultato importante soprattutto per l'autostima dei miei ragazzi, che hanno assolutamente meritato il successo».

Il tecnico scende nel dettaglio. «La partita non è stata particolarmente spettacolare, a voler essere sinceri; c'era un po' di vento che ha limitato le giocate dei 22 in campo e i singoli episodi sono risultati decisivi».

Antinori applaude i serramannesi. «Ci siamo trovati davanti un'ottima squadra, scesa in campo con il coltello tra i denti, come facciamo noi del resto. Abbiamo segnato il gol del vantaggio sugli sviluppi di una ripartenza di Mattia Pinna, che ha rubato palla ad un avversario, probabilmente commettendo fallo, ma l'arbitro non ha fischiato perché evidentemente non è stata una situazione chiara, di facile lettura. Poi abbiamo gestito al meglio l'incontro: l'unica nota negativa è che, dopo aver realizzato il 2 a 0, ci siamo abbassati troppo, regalando ai nostri avversari diversi calci piazzati nei pressi dell'area di rigore; si tratta di rischi inutili, che con un pizzico di concentrazione in più ci saremmo potuti tranquillamente evitare».
Il gol della Gialeto è nato proprio da una palla inattiva.
«Avevamo il controllo della gara ma ci siamo complicati la vita e gli ultimi 6' sono stati una sofferenza totale. Ma, senza soffrire, non andiamo da nessuna parte, dunque va benissimo così. Sono convinto che la Gialeto darà filo da torcere a tutti: sono ben messi in campo e hanno grandi potenzialità. L'importante per noi era smuovere la classifica e non perdere il match, i punti conquistati domenica sono sei e non tre».

L'Atletico Cagliari ha conquistato il quarto risultato positivo nelle prime cinque uscite del girone di ritorno.
«Quando sono arrivato mi sono preoccupato soprattutto di sistemare la difesa, considerando che la squadra aveva subito tantissimi gol sino a quel momento. Ora concediamo molto meno agli avversari e questa è la base da cui devi necessariamente partire se vuoi fare bene».
Il lavoro da fare, però, è ancora tanto.
«Dobbiamo migliorare il nostro rendimento sotto porta, considerando che siamo uno dei peggiori attacchi del torneo. Facciamo ancora troppa fatica a trovare la via del gol, al momento è questo il problema più grande con cui ci troviamo a fare i conti. Per conquistare la salvezza servono le vittorie, ma per fortuna stanno arrivando».

L'unico neo è rappresentato dal ko rimediato nel derby contro il Cus Cagliari.
«Una squadra di grande spessore, tra le migliori del girone: può sicuramente lottare alla pari con le prime della classe, ad esclusione, forse, della capolista Monastir, che merita un discorso a parte. Sapevamo benissimo che anche loro in difesa sono fortissimi: per questo era fondamentale non prendere gol. Noi però abbiamo sbagliato un'occasione clamorosa nel primo tempo, con il punteggio ancora sullo 0 a 0. Nel secondo tempo invece, alla nostra prima mezza disattenzione siamo stati puniti e a quel punto è diventato molto, molto complicato mettere in piedi la rimonta. Il campo poi era particolarmente pesante, una cosa che non ci ha avvantaggiato di sicuro, considerando che i miei giocatori sono piccoli di statura e molto veloci, mentre loro hanno a disposizione elementi più dotati sul piano fisico. Contro il Cus una sconfitta può starci, l'avevamo messa in preventivo, anche se la partita poteva prendere una piega diversa».
Discorso diverso, invece, per il pari a reti bianche maturato in casa del Villamassargia.
«Parliamo di una partita che non mi è piaciuta per niente, dal punto di vista del gioco; la mia squadra è stata troppo timorosa; quando giochi per salvarti hai paura di tutto, cerchi principalmente di non correre rischi, ti affidi alle giocate lunghe e questo non è esattamente il tipo di manovra che proviamo durante la settimana».

L'Atletico comunque è riuscito a mantenere la propria porta inviolata.
«Portare a casa un punto era il minimo sindacale, considerando che si trattava di un altro scontro diretto; ce lo teniamo stretto anche se sul piano tecnico abbiamo lasciato molto a desiderare».
Il tecnico carica i suoi: «Dobbiamo continuare a lavorare, ogni giorno con la stessa intensità, come abbiamo fatto in questi ultimi due mesi; possiamo migliorare nella fase di possesso palla, vorrei che la squadra avesse una sua identità di gioco. In queste dieci partite con me alla guida, comunque, ho sempre visto l'approccio giusto da parte dei ragazzi: possono sbagliare un passaggio, addirittura un gol, ma non accetto che si scenda in campo senza la concentrazione giusta. Chiedo puntualmente ritmo alto e grande concentrazione per tutti i 90': se vogliamo salvarci non abbiamo altra scelta; posso dire, comunque, che l'unico confronto che abbiamo toppato, in questo senso, è stato quello in casa del Guspini».
Gli alibi non mancano. «La sfida si è giocata nel bel mezzo della settimana, molti giocatori sono arrivati al campo giusto 15' prima del fischio di inizio, perché erano impegnati con il lavoro».

Domenica invece è in programma la trasferta contro il Selargius.
«Secondo me stanno facendo una buonissima stagione, ma noi purtroppo non possiamo stare a pensare troppo ai nostri avversari, ma dobbiamo concentrarci su noi stessi. Proveremo a rosicchiare punti in ogni campo, faremo di tutto per fare una bella partita e giocare come sappiamo. Concentriamoci su un gradino alla volta: ai ragazzi ho detto che non esistono partite semplici, ma neppure partite impossibili. L'ultimo verdetto poi, come al solito, spetterà al campo».

I granata navigano in acque tranquille.
«Di sicuro sono più sereni di noi (ride); detto questo, sappiamo che giocheremo contro una squadra molto organizzata e quadrata, ma dobbiamo essere consapevoli, allo stesso tempo, che non è facile per nessuno batterci».

Dal punto di vista fisico, Tumatis e soci stanno piuttosto bene.
«Ci tengo a sottolineare che tutti i ragazzi si stanno mettendo a disposizione in maniera incredibile; il lavoro durante la settimana è la cosa più importante per quanto mi riguarda e se fai bene il tuo dovere durante gli allenamenti prima o poi i risultati arrivano, quasi come se fosse un ragionamento matematico, altrimenti diventa tutto più complicato e se conquisti punti è solo per puro caso. Dobbiamo crescere ancora su tanti aspetti, ma l'impegno non manca e questo è un ingrediente fondamentale».

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2023/2024
Tags:
Promozione
Girone A