Arzachena, Giorico spiega il ko: «Volevamo onorare la Poule Scudetto ma abbiamo staccato la spina, il club ha fretta di adempiere agli obblighi per la Lega Pro»

Ha festeggiato insieme con la squadre e la dirigenza sul palco allestito in Piazza Risorgimento lo storico traguardo della Lega Pro raggiunto una settimana fa, si è goduto gli applausi e cori della popolazione di Arzachena che non è mancata nel giorno del tributo ma Mauro Giorico ha anche avuto il tempo di intervenire alla trasmissione serale di Videolina Sport per parlare della gara persa 2-0 contro il Bisceglie nella prima giornata della Poule Scudetto e per fare un ripasso sul campionato vinto e su ciò che aspetterà la squadra nei professionisti. «Abbiamo staccato la spina domenica sera - ammette il tecnico algherese - in settimana avevamo fatto due mezzi allenamenti per cercare di onorare la competizione ma non ci andava di andare avanti anche perché la società ha fretta di adempiere agli obblighi per la Lega Pro». Mister Giorico spiega: «Ci siamo resti conto, cammin facendo, di potercela giocare con tutti, dopo un inizio buono di stagione sono arrivati 3 sconfitte e 2 pareggi che ci ha fatto perdere posizioni, lì ci siamo ricompattati e poi abbiamo iniziato la cavalcata. Al giro di boa avevamo 32 punti e poi nel girone di ritorno ne abbiamo fatti 42, siamo stati protagonisti assoluti e abbiamo vinto meritatamente il campionato». Meriti che il tecnico riversa alla squadra «che poi ti fa vincere, perché un tecnico che è capace di tirar il meglio dai giocatori sta facendo il suo, io dai miei giocatori ho tolto il massimo anche se poi loro hanno fatto anche di più. Ho allenatori buoni giocatori e ottimi ragazzi, sono enormemente soddisfatto come tecnico i giusti meriti vanno a loro».

Giorico indica la svolta nelle tre gare perse contro Monterosi, Ostia e Rieti perché «mentre la prima l'avevamo persa meritatamente, nella seconda abbiamo schiacciato un avversario giocando con l'uomo in meno e nella terza meritavamo di vincere. Questo ha fatto scattare la molla che poi non ci ha fatto più perdere se non a Ostia al 94', solo una gara persa in 25 risultati utili. La continuità di risultati ci ha portato ad chiudere la stagione con un punto in più sul Monterosi». Tra i protagonista del trionfo c'è sicuramente Andrea Sanna, capocannoniere del girone con 20 reti e con il tecnico Giorico nelle avventure sia con il Fertilia che con la Torres. Il mister si aspetta la sua conferma: «Andrea i professionisti li ha già giocati con il Savona anche se ha avuto rapporti non buoni con gli allenatori, in una rosa di 40 giocatori, ma le poche gare giocate le ha fatte abbastanza bene. L'Arzachena farebbe bene a tenerselo stretto perché chi vuole vincere in serie D il prossimo anno lo cercherà sicuramente. In Lega Pro può fare bene, ha dimostrato di avere un passo in più rispetto ai difensori avversari, con facilità penetrava in area, la serie C se la merita tutta». 

L'ex allenatore dell'Olbia parla delle difficoltà che l'Arzachena affronterà in serie C: «È un campionato in cui ci sarà l'Alessandria, il Pisa retrocesso dalla serie B, il Prato, l'Arezzo, il Siena, tutti club con un grandissimo blasone e con campionati fatti in serie A e B ai quali la Lega Pro sta stretta. L'Arzachena dovrà apprendere tantissimo sul campo, il calcio professionistico è fatto in modo diverso da quello genuino della serie D, la società si dovrà adeguare a ciò che prevedono le norme per il campionato di serie C e, infatti, si è messa subito in moto per gli adempimenti necessari. Sono convinto che farà una buona squadra, senza spendere l'iradiddio, con l'obiettivo della salvezza». Sarà un derby storico con l'Olbia nei professionisti: «Tra due centri a 20 chilometri di distanza la rivalità c'è, e in serie D si sentiva in pieno, ma lo stimolo maggiore è dato dagli avversari delle grandi piazze, spenderanno tantissimo per primeggiare».