L'attaccante: «Il ko col L.Dolce ci ha svegliato»
Atletico Uri, Marco Puddu torna e segna una doppietta: «Col Tonara è stata dura, dopo il primo gol è svanita la paura. A Calangianus per vincere»
Un mese fuori e cinque partite assente, poi riappare tutto d'un tratto e in un tempo decide la gara contro il Tonara. L'Atletico Uri conserva la vetta e ringrazia Marco Puddu per la doppietta, l'attaccante 28enne di Alghero ricambia: «Ringrazio il tecnico Giovanni Muroni per la carica che mi ha dato schierandomi ad inizio ripresa e dico grazie al preparatore atletico Gianni Madeddu per avermi recuperato e permesso di tornare finalmente in campo». La paura di incappare in un nuovo infortunio era tanta. «All'inizio della stagione ho saltato la Coppa Italia per uno stiramento - ricorda l'ex Fertilia - poi ho giocato tre gare di campionato in una settimana, in quella con il Porto Corallo sono uscito per un fastidio muscolare e rientrato in campo ma poi mi sono dovuto fermare definitivamente prima della sfida col Latte Dolce. Domenica al 30' del primo tempo il mister mi ha detto di scaldarmi ma non mi sentivo ancora pronto, mi ha spronato ancor di più nell'intervallo, mi ha dato ancora più forza e carica per dare un mano alla squadra ed è andata bene, Muroni è un grande».
Quando si rientra da un infortunio muscolare si pensa sempre alla ricaduta, per fortuna è arrivata una bella doppietta
«È vero, mentalmente sei un po' bloccato e non corri sciolto, una volta che sono entrato in campo e ho fatto i primi scatti e i primi dribbling tutto un po' è passato. Vero anche che il primo gol mi ha aiutato tanto a sbloccarmi, poi è arrivato pure il secondo che ha completato l'opera»
Il Tonara vi ha sorpreso o siete stati voi troppo brutti?
«Eravamo molto rimaneggiati, senza nulla togliere a chi ha giocato. Abbiamo sofferto un po' troppo, loro erano organizzati e giocavano bene, dovevamo essere più aggressivi invece li aspettavamo, ci è mancata un po' di esperienza, avevamo sette fuoriquota dal 1' anche se diversi erano del '95»
Dopo il ko con il Latte Dolce cinque vittorie di fila, avete messo a posto qualcosa nel modulo?
«Quella sconfitta ci ha galvanizzato, ci ha imposto di dare una svolta al nostro campionato, stando più coi piedi per terra; ci siamo guardati in faccia, ci siamo detti di mettere la presunzione da parte, di avere molto più impegno e concentrazione. A Sassari, ad inizio gara abbiamo dato strada libera ad una squadra forte come il Latte Dolce che ne ha approfittato segnando due gol in 27', è stata la gara più brutta da noi fatta insieme con il primo tempo col Tonara dove perlomeno avevamo l'attenuante di essere rimaneggiati. Giocando col 4-4-2 occupiamo tutte le parti del campo in modo migliore e rischiando meno»
Domenica col Calangianus sarà un bel banco di prova, superato il quale getterete la maschera?
«È una gara tosta, andremo lì con l'intenzione di vincere sapendo che sarà una battaglia. La sconfitta del Latte Dolce non ci ha tolto la nostra forza per trovare i tre punti in ogni campo, anche se con qualche assenza importante faremo una bella partita. Se vinciamo sarà importante ma dobbiamo poi continuare con le vittorie sennò poi non serve a nulla vincere in casa della seconda in classifica. Ora procediamo domenica dopo domenica, senza temere nessuno sapendo di dover fare più punti possibile perché nel girone di ritorno fai più fatica»
Nel finale di girone dovrete ancora incontrare altre squadra d'alta classifica come San Teodoro, Ghilarza e Ferrini
«Prima ancora avremo un'altra trasferta a Monastir e la sfida in casa con il Taloro. Gare facili non ce ne sono, l'ha dimostrato domenica il Tonara. Vedo Latte Dolce e San Teodoro le più accreditate per la vittoria finale, anche il Calangianus sta facendo bene ma non temiamo nessuna di queste squadre e pensiamo di poter dire la nostra»
Al Signora Chiara Puddu, Borrotzu e Tedde contro Spano, Viani e Senes, un bel duello tra attaccanti
«Una grande sfida, dal punto di vista della tecnica, dell'esperienza e della facilità di andare in gol che potenzialmente entrambi i tridenti possono esprimere. Viani lo ritengo di un'altra categoria, Spano arriva dalla serie D e Senes sta segnando come l'anno scorso in Promozione, l'importante per noi sarà non far arrivare la palla a loro tagliando i rifornimenti. In ogni caso dico che un attacco come il nostro non ce l'ha nessuno, al completo abbiamo messo in difficoltà tutti»
L'Atletico Uri si diceva in estate che poteva essere protagonista, il pre-campionato però è stato così così, poi subito fuori in Coppa Italia e il pari all'esordio col Valledoria, se sommiamo anche il primo ko in campionato col Latte Dolce stavate uscendo dai favori dei pronostici
«Col mister Muroni discutemmo del fatto che potesse essere uno sbaglio fare amichevoli contro squadre di categoria superiore e molto più avanti di noi nella preparazione, infatti prendere tanti gol contro Torres e Nuorese ci ha dato fastidio e ne abbiamo un po' risentito. In Coppa Italia non ho giocato, ci tenevo perché ritengo sia una bella competizione, purtroppo è andata che è passato il Latte Dolce. All'esordio un pareggio col Valledoria ma forse meritavamo di vincere, col Tergu ci siamo subito riscattati e col Porto Corallo è stato facile. La già ricordata sconfitta col Latte Dolce ci ha dato la sveglia, eravamo forse sicuri che in questo campionato saremmo stati protagonisti da subito, invece bisogna stare coi piedi per terra perché primeggiare non è così facile come qualcuno poteva pensare»
L'anno scorso 20 gol, ben oltre la medie abituali. Stai vedendo la porta in altro modo?
«Nelle stagioni precedenti, facevo 8-10 gol, a volte 12 ma mai avevo toccato una cifra come 20. Ho sempre fatto il trequartista o l'esterno, dall'anno scorso gioco più vicino alla porta, con Borrotozu e Tedde è però più facile poter andare in gol. D'ora in avanti mi auguro di stare bene, di arrivare perlomeno in doppia cifra mentre come collettivo spero invece di vincere il campionato, sarebbbe fantastico»
L'anno scorso la possibilità di andare in D con Giorico all'Arzachena perché la virata in Promozione?
«Il mister mi ha chiamato anche quest'estate, non nascondo che l'intenzione di fare la serie D per la prima volta c'era poi vedendo come sta andando l'Arzachena... Ma sono molto felice della scelta fatta, vincere il campionato scorso mi ha dato la voglia di restare per fare una stagione di vertice in Eccellenza poi chissà magari in serie D ci vado con l'Atletico Uri»
Che rammarico ti resta dell'esperienza al Fertilia, una finale playoff regionale persa contro la Torres, una finale nazionale persa due anni fa contro l'Abano
«Con mister Giorico facemmo la finale al Vanni Sanna nel 2012 ma il ricordo non mi rende felice perché fui espulso. Con mister Paba ci siamo tolti belle soddisfazioni, il rimpianto è grande, bastava fare domanda di ripescaggio e avremmo fatto la serie D, eravamo un gruppo di amici e tantissimi di Alghero. Purtroppo la squadra è stata smontata ed è finita come è finita, vedere ora il Fertilia e l'Alghero ultimo e penultimo in Promozione è un dispiacere enorme»