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Serie D
Compie 68 anni: «Ho entusiasmo, salverò il Budoni»

Bagatti, seconda vita da mister: «Merito di Cerbone e dei senatori del gruppo»

Esordio: «Auguri mister, buon compleanno». Risposta (ride): «Grazie, grazie. Un tempo effettivamente ero un ragazzino, ora non lo sono più. Però sapete cosa? Mi sta tornando, o forse mi è tornata appieno la voglia di allenare. Sono stato fermo ai box per cinque anni, ma ritornare a Budoni, provare a confermare per la seconda stagione consecutiva l’Interregionale è una sfida che ho accettato con grande entusiasmo, e che spero di vincere. L’enorme affetto che mi lega al presidente Giovanni Sanna non mi ha permesso di rifiutare l’offerta. Qui c’è passione, e la passione merita di continuare a vivere assieme alla squadra sui campi dell’Interregionale».

Antonello Bagatti compie oggi, 2 marzo, 68 anni, ha sulle spalle il peso di anni ed anni di panchine, vissute però con lo spirito di un giovane grintoso che, ancora oggi a bordo campo, non le manda certo a dire. Da cinque gare è l’allenatore del Budoni, ex Cenerentola del girone G presa per mano dopo la separazione consensuale fra il team biancoceleste e Pietro Armenise. Un ritorno quello di Antonello Bagatti, che proprio sulla costa orientale sarda aveva lasciato l’indelebile ricordo del triplo sardo e di una rincorsa che, nell’estate 2008, aveva regalato a Budoni ed alla squadra l’emozione della serie D. Esordio con sconfitta contro la Viterbese, necessario periodo di assestamento poi 8 punti messi in fila nelle successive quattro gare (2 pareggi e 2 vittorie) l’ultima nel bunker dell’Astrea, violato grazie alla doppietta di Melino ed abbandonato con l’intera posta in palio, che per i biancocelesti vale l’addio al pericoloso fondo classifica ed una rincorsa alla salvezza, a quota 23, ora più che possibile.

«Era un campo molto difficile. Abbiamo messo in cassa un risultato molto importante. Ci dà morale, muove la classifica, ci tira fuori dalla zona più calda e ci avvicina all’Astrea, nostra diretta concorrente – commenta Bagatti – C’è ancora tanta strada da fare. Tantissime finali da giocare da qui alla fine. I ragazzi stanno lavorando senza risparmiarsi, Raffaele Cerbone – il suo vice – sta facendo un lavoro splendido assieme ad un gruppo di uomini e giocatori di valore. I cosiddetti grandi, come Pau, Scugugia, Melino giusto per citarne alcuni sono pilastri fondamentali del progetto Budoni, sostegno per i tanti giovani che sono indubbiamente una risorsa importante». Ma dovendo essere schierati nel numero di cinque in campo «possono anche rappresentare un problema – sottolinea il tecnico –  Se sono bravi emergono senza problemi, ma altrimenti rischiano di bruciarsi». Dal presente alle difficoltà del campionato passando per le regole del gioco, Antonello Bagatti parla ed è felice, perché il Budoni ha risollevato le sue sorti e la sua classifica: «Abbiamo due gare da giocare in casa. Se dovessimo vincerle inizieremmo davvero a respirare aria pulita. Non sarebbe male». 

In questo articolo
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Stagione:
2009/2010
Tags:
7 Ritorno
Girone G