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Roberto Ibba, presidente, Barisardo
«C'è anche l'ipotesi che un club ogliastrino rilevi tutto senza fusione»

Barisardo, futuro incerto, Ibba: «La società ai bariesi? Lo spero ma finora solo chiacchiere e niente fatti»

Poche settimane ancora e si conoscerà il futuro del Barisardo che rischia di sparire dopo 54 anni di storia calcistica. Al momento, il dato certo è che il presidente Roberto Ibba ha manifestato la volontà di non proseguire alla guida del club ogliastrino che, cinque anni fa, fu preso dalla Prima categoria e portato in Eccellenza dopo vent'anni d'assenza per poi chiudere al settimo posto l'anno scorso e ottenere una salvezza quest'anno all'ultima giornata dopo aver chiuso il girone d'andata in ultima posizione.

«Io e l'intero direttivo ci siamo dimessi - ribadisce il presidente Ibba - e c'è tutta la mia disponibilità affinché la società torni in mano ai bariesi, come d'altronde mi chiedevano che facessi in tutti questi anni in cui, per guidare la società, facevo la spola da Quartu Sant'Elena a Barisardo. Al momento, però, nessuno è in grado di affrontare il campionato di Eccellenza e, a fronte di molte chiacchiere, i fatti stanno ancora a zero. Tutti sono spariti nonostante, nell'unico incontro pubblico che c'è stato a Barisardo, l'avvocato che tutela i miei interessi ha fatto sapere qual è l'esposizione debitoria della società per ciò che concerne le pendenze sportive coi tesserati e ha proposto, per evitare certi ostacoli, una scissione amministrativa affinché io rimanga responsabile degli atti della gestione della società fino al momento delle dimissioni».

 

Il tempo stringe e le alternative non sono tante perché neanche la strada della fusione con un altro club della stessa provincia è possibile che si realizzi visto che l'anno scorso è stata spostata la sede legale a Lanusei per poter chiedere e ottenere nel comune confinante l'utilizzo del campo Lixius per gli allenamenti e le gare di campionato dal momento che l'impianto sportivo Circillai di Barisardo era sottoposto ai lavori di ristrutturazione. «La fusione è un’operazione straordinaria - chiarisce Ibba - che consente di unire due società sportive in un’unica entità a patto che che una delle due società non abbia già trasferito la sede o effettuato altre fusioni nelle ultime due stagioni. Ma questo non preclude che un'altra società ogliastrina del comune confinante possa entrare e rilevare la società del Barisardo con l'intero consiglio direttivo e presidenza, cambiare il nome al club e fornire il proprio campo da gioco per la prima squadra visto che il Circillai non è ancora disponibile per l'US Barisardo 1971. Qualche telefonata in merito mi è già arrivata. Vedremo come andrà a finire perché mi dispiacerebbe davvero che la società non abbia più un futuro».

 

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2024/2025