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Bonacquisti, capitan coraggio: «Con la Turris l'Arzachena non parte battuta»
«Ho un rapporto speciale con società e tifosi»

Bonacquisti, capitan coraggio: «Con la Turris l'Arzachena non parte battuta»

Il suo giocatore preferito è Arturo Vidal arrivato in sordina alla Juventus e poi esploso a grandi livelli, un po' come ha fatto Danilo Bonacquisti quando tre anni fa arrivò ad Arzachena, poco reclamizzato ma ben presto diventato un cardine del centrocampo smeraldino al punto che, partito il capitano Angheleddu, la fascia è finita al suo braccio. «Fare il capitano - dice il 25enne di Ferentino - per me è una grande responsabilità ma anche un motivo d'orgoglio specie quando giochiamo in trasferta perché rappresento Arzachena e questo mi spinge a dare sempre il massimo». Un compito facilitato dalla presenza in squadra di giocatori esperti. «Avere al fianco Manzo, Figos, Rossi e Pinna - spiega Bonacquisti - in un gruppo che si è comunque ringiovanito dopo le partenze di Angheleddu e Steri ti rende tutto più semplice, loro mi aiutano e perciò sono anche loro dei capitani».

Terzo anno all'Arzachena e un rappporto che si rinsalda sempre di più con tifosi e società

«Mi trovo benissimo, ho un rapporto speciale con la società che è composta da bravi dirigenti e dallo spessore umano elevato. Con i tifosi e la gente di Arzachena ho legato da subito, tutti sono gentili e mi trattano da re, penso che abbiano apprezzato il mio comportamento in campo e fuori. Spero di restare in biancoverde il più a lungo possibile»

In Sardegna contano molto i derby regionali e voi ne avete vinto uno e perso due

«Purtroppo, dopo la bella vittoria a Cagliari contro il Sant'Elia sono arrivate due sconfitte. Gli arzachenesi ci tengono tanto alla sfida col Budoni e contro la Torres sono accorsi allo stadio più numerosi del solito, a noi dispiace non avergli regalato quelle soddisfazioni che meritano»

Due sconfitte diverse

«La gara contro il Budoni è stata decisa da un rigore inventato dall'arbitro, per la qualità che avevamo in campo e le loro assenze importanti come Gavioli, Scugugia e Palazzo avremmo dovuto vincere. La Torres ha invece meritato la vittoria in virtù di un secondo tempo giocato meglio di noi e con una voglia maggiore»

Ora vi aspetta una trasferta difficile in casa della Turris anche se il Porto Torres ha dimostrato che si può giocare bene e strappare un risultato positivo al Liguori

«In questi giorni abbiamo lavorato sui difetti degli avversari che comunque sono una grande squadra composta da giocatori importanti tra i quali Manzo, Moxedano, Arcamone e Sibilli e ha appena acquistato Biagini ex Treviso. In serie D però non ci sono campioni e noi non partiamo di certo battuti ma, soprattutto, per strappare il risultato dobbiamo fare la gara altrimenti subiamo troppo»

La Turris seconda in classifica sta confermando di essere tra le favorite del girone

«Loro con Sarnese e Casertana sono partiti per vincere ma, da laziale, non sottovaluterei il Lupa Frascati, una grande squadra poco pubblicizzata, così come il Sora che è partito fortissimo ed è allenato da Ezio Castellucci uno dei tecnici migliori. Poi è forte il Palestrina anche se sta pareggiando troppo e il Cynthia si è rinforzato tanto. Nel Lazio la differenza la fanno i giovani, le squadre possono contare su un bacino nettamente superiore a quello sardo»

La Torres che vi ha battuto domenica può lottare per il vertice?

«I sassaresi se la giocheranno fino alla fine, tra l'altro possono contare su una tifoseria che in trasferta li ha seguiti in 500, in casa arriveranno minimo a 3000. Gli ex compagni come Angheleddu e Nuvoli mi hanno confermato che questo sostegno li spinge a dare sempre un qualcosa in più. Ma anche il Porto Torres ha dimostrato una qualità e solidità importante»

E l'Arzachena dove può arrivare? A volte date l'impressione di avere un livello medio-alto di gioco

«Non essere costanti è tipico delle squadre con tanti giovani, pecchiamo d'esperienza ma dopo due mesi di lavoro dobbiamo iniziare a capire quando si presentatno i momenti di difficoltà in una stagione e imparare a soffrire di più. Mister Cerbone ha giocato in serie A, è un professionista e sta cercando di darci maggiore personalità, allora sì che potremmo toglierci belle soddisfazioni perché in fin dei conti ce la possiamo giocare con tutti»

La partita di mercoledì in Coppa Italia vi ha aiutato a ritrovare la vittoria

«Tenevamo alla qualificazione e tornare alla vittoria dopo due sconfitte di fila, contro il Mapellobonate abbiamo disputato bene 30' e faticato tanto negli altri 60', anche perché avevamo cambiato modulo viste le assenze per infortunio di Figos e Mastinu»

I vostri bomber, assenze pesanti anche domenica

«Ma Cappai e Loi hanno fatto gol in Coppa e ci daranno una grande mano, poi giocando col 3-5-2, anche se è un modulo che abbiamo provato poco, abbiamo maggior equilibrio in fase difensiva e permette a noi centrocampisti di inserirci maggiormente in zona gol»

I sei gol in campionato portano la firma di Figos, Mastinu e Cappai, mister Cerbone si aspetta un contributo sottoporta anche da voi centrocampisti

«Viste le assenze in attacco dobbiamo dare tutti un qualcosa in più a partire dal sottoscritto. Ogni stagione ho sempre segnato almeno 3 o 4 gol, a parte lo scorso anno che mi sono fermato a 2, magari domenica è la volta buona anche se la mia priorità è fare risultato»

Bonacquisti un centrocampista di qualità e quantità, un po' alla Marchisio

«Sono juventino e il mio giocatore preferito è Vidal e il cileno è sì uno che gioca bene e segna...»

In questo articolo
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2012/2013
Tags:
Sardegna
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Girone G
Intervista