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Tore Carboni, allenatore, Bosa
«Senza casa è dura, speriamo di riavere presto il campo Italia»

Bosa, tanti cambi e una certezza, Tore Carboni: «Con voglia e spirito giusto possiamo superare le difficoltà»

Con tante novità tecniche, con le solite difficoltà logistiche viste negli ultimi quattro anni e con un po' di sconforto che, però, sta tendendo a scemare col passare dei giorni. Il Bosa si presenta ai nastri di partenza per il sesto campionato di Eccellenza di fila, il nono complessivo, con ancora in panchina il bosano Tore Carboni - rientrato nel suo paese nel 2014 per trascinari i rossoblù dalla Prima all'Eccellenza - che, da domani sera, inizierà la preparazione con un gruppo rinnovato rispetto a quello guidato nell'ultimo campionato ma con gli allenamenti in campo in terra in attesa che il campo Italia possa tornare molto presto nell'utilizzo del club rossoblù a distanza di oltre tre anni dall'ultimo match ufficiale disputato. Mancano due collaudi per certificare che il battuto sia tutto in regola e che il manto in sintetico sia a norma. 

 

«Fino a sei giorni fa - dice mister Carboni - avrei detto che avremmo iniziato in spiaggia. Adesso c'è un campo a Bosa ma è in terra battuta ed è scoraggiante presentarsi così per l'inizio degli allenamenti. Speriamo di rimanerci due-tre settimane, adesso è il momento di tornare nella nostra casa, al campo Italia, perché tra stop per Covid e stop burocratici siamo stati senza campo per 4 anni. Gli ultimi due, poi, sono stati pesantissimi, a girovagare un po' in tanti impianti ma, di contro, c'è stato che la base, il gruppo-squadra, era troppo più forte di queste enormi difficoltà. Amo troppo questo sport ma la voglia di ripartire è stata messa a dura prova. Ora si prevede, per la terza stagione di fila, un inizio in salita, ci dicono sempre che a giorni sarà tutto risolto ma questi "giorni" non arrivano mai. Non vediamo l'ora di rimettere piede nel nostro campo».

Domani i rossoblù si presenteranno all'inizio degli allenamenti con tante novità in uscita: i fratelli Carboni, Marco e Paolo, sono passati all'Alghero in Promozione insieme con il portiere Sechi; le due punte Imoh e Faye sono salite di categoria andando in serie D al Latte Dolce, il play Pucinelli ha firmato per il Li Punti, hanno salutato i planargiesi anche i portieri Soto e Caroli, i centrocampisti Poli e Romanazzo. Antonio Mattiello, inoltre, partirà come vice di Tore Carboni. Sono rimasti Roberto Carboni, Tullio LeddaLuca Di Angelo, Alessandro Pischedda, Mattia Spano, Simone Maida, Leonardo Riu e Marco Grella più i giovani lanciati in questi anni da mister Carboni come Alessandro Unali (2004), Lorenzo Avellino (2005), Fabio Bonu (2005), Salvatore Madau. Figurano tra i nuovi arrivati ma fanno parte del gruppo storico il centrocampista Marco Ruggiu e l'attaccante Nino Pinna, rispettivamente reduci dai campionati con Macomerese (Promozione) e Alghero (vittoria in Prima con 11 gol all'attivo). Rientra in rossoblù, dopo un anno in prestito al Calangianus, il difensore argentino Gaston Ongania. I veri volti nuovi, al momento, sono i due portieri Adam Idrissi (2000), negli ultimi due anni in forza al Carbonia in serie D ed Eccellenza con un ottimo rendimento, e Giuseppe Murtas (2003), lo scorso anno all'Ossese dopo esser stato in serie D con Arzachena e Torres, e il centrocampista portoghese Fortunato

 

«Abbiamo cambiato necessariamente qualcosa - conferma il tecnico rossoblù - sono andati via i miei cugini Paolo e Marco Carboni, due pedine importantissime in campo e nello spogliatoio, rimpiazzate con i ritorni dei bosani Ruggiu e Nino Pinna. Così come ha fatto rientro Ongania dopo la stagione al Calangianus. Vanno a rimpolpare l'ossatura dei senior dell'anno scorso più i giovani che hanno già diverse gare in Eccellenza. Mattiello farà da secondo anche se proverò a farlo giocare ancora ma tutto dipenderà da lui vista la passata stagione contrassegnata dagli infortuni (18 presenze su 36 gare per il forte difensore, ndr). Abbiamo preso due portieri, Idrissi dal Carbonia e Murtas dall'Ossese, e dal Portogallo arriva Fortunato, sperando che sia di nome e di fatto. All'appello mancano due punte, una giovane e una che rimpiazzi Imoh, che è stato il nostro marcatore principe con 22 gol. Per scaramanzia non ci stiamo muovendo in modo frenetico perché l'anno scorso Jeffery arrivò una settimana prima dell'inizio del campionato. Speriamo anche questa volta di pescare un bel jolly anche se, di fatto, siamo ancora un cantiere aperto».

Ogni anno il Bosa riesce a ritagliarsi il ruolo di mina vagante. «Ma il prossimo campionato sarà estremamente difficile - chiarisce Carboni - Il nostro obiettivo, come sempre, è fare meglio dell'anno prima ma, adesso come adesso, non siamo neanche partiti con gli allenamenti e non so cosa ho realmente in mano. Diverse società, come Ilva, Ossese, Tempio, Calangianus, Tharros, Iglesias hanno creando organici per le primissime posizioni ma, fondamentalmente, sono preoccupato per noi. Abbiamo delle difficoltà ma, se abbiamo la voglia e lo spirito giusto, possiamo superarle sennò è veramente dura».

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2022/2023