Salta al contenuto principale
Promozione
Sant'Elena: quando il successo è un gruppo solido

Caddeo e Placentino: "Sereni e coesi, un semplice segreto"

Il Sant'Elena ritrova definitivamente se stessa, spazza via un'ostica ma poco furba Ghilarza, e si trova davanti al possibile salto di categoria. Lo fa con la goia negli occhi, con la serenità che l'ha portata in campo consapevole della propria forza e quel collante, lo spogliatoio, che rimane il segreto di tutti i successi. Andrea Caddeo, il bomber del Manconi è breve e conciso. Un po' come il suo destro, che all'8' del primo tempo ha forzato la difesa giallorossa: «Conoscevamo bene la forza del loro pacchetto avanzato - esordisce - di Ferraro conoscevamo la potenza, di Marco Mingoia l'imprevidibilità. Ma aldilà degli aspetti tattici (Piludu, Atzeni, Porcu e Spanu son stati i fantastici), abbiamo affrontato la gara consapevoli del nostro essere squadra. Portiamo in campo il legame che viviamo quaotidianamente, anche nel nostro viverci fuori dal campo. E il risultato sta nel vedere tutti che si aiutano. Io stesso, dopo l'espulsione di Siddi, ho fatto il laterale basso. La vittoria è sempre condivisa, anche con chi, per forza di cosa, giuoca un po' meno». Dello stesso avviso è il capitano Claudio Placentino: «Non stavo benissimo, avevo una caviglia dolorante, ho limitato il mio raggio d'azione, cercando di dosare le forze. Ma con questa squadra dormo sogni tranquilli, abbiamo fatto molto possesso palla, cercando poi di verticalizzare verso Davide Farci e Andrea Caddeo. Così gli abbiamo sorpresi». Guarda tutte le foto del match

Non si discosta dal concetto base neanche il tecnico dei biancoverdi Mario Orrù: «Conosco bene il valore del nostro gruppo, seppur indicando quali pericoli avrebbero potuto nuocerci, confidavo su una prova maiuscola dello spogliatoio, e così è stato».

In questo articolo
Giocatori:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2009/2010
Tags:
Playoff