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Cardia benedice il Mereu-bis: «È legatissimo a club, squadra e quartiere, vogliamo salvarci»
Il presidente: «Piras ha dato molto, lo ringrazio»

Cardia benedice il Mereu-bis: «È legatissimo a club, squadra e quartiere, vogliamo salvarci»

Il Progetto Sant'Elia guarda al futuro specchiandosi nel suo recente passato. Con l'addio di Gigi Piras, il presidente Franco Cardia ha pensato che l'unico allenatore in circolazione per salvare la squadra è Bernardo Mereu. Se non altro perché così fece l'anno scorso e perché il segnale da mandare all'esterno e solo uno: «Non vogliamo retrocedere, se qualcuno stava pensando che ci eravamo rassegnati a questo destino si sbaglia di grosso».

L'addio a Piras e il ritorno di Mereu - Così ha detto il numero uno del club della borgata cagliaritana ai giocatori riuniti nella club house dopo aver speso belle parole per il tecnico uscente: «Ho apprezzato Gigi Piras per tutto quello che ha fatto, l'ho ringraziato e ora voltiamo pagina, ci aspettano 14 finali». Ci tiene a precisare che non è stato esonerato ma si è trattato di un divorzio obbligato: «Ho preso atto di alcune situazioni che erano legate a suoi problemi di lavoro, all'attività che lui segue in prima persona. Mi ha fatto capire che non avrebbe potuto continuare a dare il suo abituale contributo, prima della passione per il calcio viene sempre il lavoro e la famiglia». La scelta di Mereu era quasi inevitabile sebbene non scontata visto che due mesi prima aveva rifiutato l'incarico per motivi di lavoro: «Se Bernardo avesse detto ancora no, eravamo pronti a prendere Angelino Fiori - rivela Cardia - lo ringrazio per la disponibilità che ha mostrato nei nostri confronti». Poi Cardia ha ricordato che «Mereu ci ha sempre seguito in questi mesi e ci ha sempre sostenuto. Ci lega un sentimento forte, lui tiene tantissimo alla nostra società, alla squadra e al quartiere. Ripartiamo dall'ultimo minuto della gara di ritorno dei playout contro il Monterotondo, uno di quei momenti che non si possono mai dimenticare». E spiega il perché questa volta Mereu ha detto sì: «Per Bernardo Sant'Elia è un patrimonio di Cagliari e non ne ha fatto un discorso economico. Quando oggi ci ha detto che avrebbe potuto darci una mano, era emozionato e determinato, vuole tentare il tutto per tutto per conquistare la salvezza e forse sente questo dovere ancor più di quanto lo sentisse l'anno scorso. Per me lui è l'unico che in questo momento può riaccendere la scintilla ad una squadra che non stava dando più segnali di vita in queste ultime gare».

 

Il direttore sportivo Roberto Ibba ha ricordato così la parentesi di dieci gare di Gigi Piras: «Ha cercato di invertire la rotta, dando il massimo durante gli allenamenti e in partita. A questa squadra probabilmente serve un qualcosa in più che, ora come ora, poteva dare solo Bernardo Mereu». E speiga perché il ritorno del tecnico si sia concretizzato solo ora: «A lui ci eravamo già rivolti già dopo che avevamo deciso il cambio di Franco Giordano ma aveva impegni pressanti di lavoro che sono diminuiti con l'anno nuovo». Il diesse poi difende il club e il suo presidente: «Franco Cardia da solo sta cercando in tutti i modi di mantenere la squadra in una categoria importante come la serie D e in un campionato nel quale ci sono avversarie che hanno un budget di oltre il milione di euro. Qui non si sta smobilitando ma si sta attraversando un momento di difficoltà economica comune a tante società della Sardegna, se fossimo allo sbaraglio non credo che un allenatore come Bernardo Mereu avrebbe accettato questa sfida».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Sardegna
4 Ritorno
Girone G