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Antonio Cocco, difensore, Castiadas
«Spero in un Tortolì con la pancia piena, ce la giocheremo alla pari»

Castiadas, ecco il primo timbro di Cocco: «Contento del gol ma sono stato preso per non subirne. Andremo in serie D dalla porta secondaria»

È un difensore e il suo ruolo è quello di non far segnare gli attaccanti ma in ogni stagione e in ogni squadra in cui milita si toglie sempre la soddisfazione di far gol. Antonio Cocco ci è riuscito anche con la maglia del Castiadas, contro l'Orrolese ha sbloccato la gara poi chiusa con il rigore di Borrotzu mettendo a segno la prima rete in biancoverde alla quinta partita coi sarrabesi. «Sono contento di non aver subito gol - dice il centrale ex Lanusei - al mio esordio avevamo preso 3 gol contro il Tergu, poi 1 gol a Gavoi e altri 4 col Budoni, non mi piaceva questo trend. Adesso stiamo dando continuità nel tenere imbattuta la porta dopo il 2-0 a La Maddalena, col potenziale che abbiamo davanti non prendere gol significa essere a metà dell'opera. Se poi faccio gol io è una soddisfazione personale anche se poi sono stato acquistato per non prendere gol». Il primo gol a Castiadas era nell'aria da qualche gara a questa parte. «Contro il Budoni ho ancora il rimorso - ricorda il difensore classe 1987 - perché potevo chiuderla sul 5-3 e poi abbiamo subito il gol del 4-4, sono contento di aver sbloccato la partita, complimenti alla squadra che ha lottato e tenuto botta ad un buon avversario in dieci, siamo riusciti ad avere il coraggio di giocarla e pressarli alti per poi raddoppiare con un rigore procurato con una ripartenza».

Antonio Cocco crede nel Castiadas: «Ha grandi potenzialità, io ero in serie D nella prima parte della stagione e la nostra squadra non ha niente di meno di altre che ho incontrato col Lanusei. Ma quando cambi tanto a dicembre e non hai il ritiro per conoscere i giocatori c'è meno tempo per amalgamarsi, gli inserimenti devono essere graduali ma nel contempo vai in campo e devi vincere subito. Tra l'altro non sta giocando Davide Carrus, che è un piacere solo vederlo negli allenamenti, non voglio pensare quando tornerà in campo cosa saremo. Ho scelto Castiadas perché credo nel progetto e nelle potenzialità di una squadra che può lottare nei play-off contro chiunque. Noi dobbiamo prendere la porta secondaria per arrivare in serie D, ci crediamo e ce la giocheremo con tutti, avversario dopo avversario, sono convinto che a lungo andare nelle ultime partite usciremo ancor di più da squadra». 

Il prossimo turno il Castiadas andrà sul campo del Tortolì, capolista imbattuta formata da tanti ex Lanusei come Cocco. «Ho condiviso con tanti di loro una gioia della salvezza che mi porto nel cuore perché era una squadra sarda con giocatori sardi, una scommessa che abbiamo vinto stringendoci tutti e ottenendo il risultato guarda-caso proprio contro il Castiadas. Sono contento di andare a trovare gli ex compagni e il mister Loi, spero di far loro uno scherzetto. Per noi è un esame perché il Tortolì è una squadra forte, fatta di giocatori che possono sbloccare la gara in ogni momento, noi potremo sfruttare il fatto che possono essere con la pancia piena, il campionato è quasi vinto e mercoledì potrebbero alzare la Coppa Italia, noi invece faremo la settimana completa per giocarcela alla pari. Gutierrez? Sarà una rottura di scatole, sia quando dovrò difendere per non farlo segnare che quando cercherò io di far gol». 

 

In questo articolo
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2016/2017
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