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I Top e i Flop della settimana

Cataclisma Muntari a Catania, Lucarelli ne fa tre alla Roma

Lucarelli e Maccarone strappano un punto a Roma e Juventus. Martinez e il Catania fanno fuori la corazzata Inter, con l’aiuto di Muntari recordman in negativo. Grygera confonde il bianconero juventino con quello senese, per Muslera colpe su entrambi i gol baresi.

TOP:

LUCARELLI 8: neanche nei sogni più belli. Fino ad una settimana fa era uno dei grandi imputati per gli scarsi risultati amaranto, poi, contro la Roma, piazza il colpo che non ti aspetti. No due, anzi tre. Tre gol sotto la curva livornese per tenere accesa quella speranza che si chiama salvezza, per stare lì, attaccati ad un’altra squadra romana, la Lazio, che diciamocela tutta, non è che se la passi tanto bene. E allora pronti e via, con questa tripletta ci pensa il bomber Cristiano a rianimare gli animi di una squadra che ci deve credere ancora.

MACCARONE 8: se il Siena strappa un punto alla Juve a Torino dopo essere stato sotto 3-0, gran parte del merito è tutto suo. Di quell’attaccante che nelle grandi occasioni c’è, sempre. Di quello che segna la prima rete senese e ci mette lo zampino pure sulle altre due. Più di così, mancava solo la quarta, per portare via i tre punti e lasciare ai padroni di casa più amaro in bocca di quanto non ne abbiano avuto alla fine. Ma sarebbe stato chiedere veramente troppo, è andata bene anche così.

MARTINEZ 7,5: è la notte delle grandi occasioni, al Massimino. “Certe notti sei sveglio o non sarai sveglio mai…” cantava un certo Ligabue (sfegatato tifoso interista tra l’altro). Non sappiamo se il “Malaka” Martinez avrà preso alla lettera le parole del cantante, sta di fatto che più che sveglio, questo giocatore tra le maglie neroazzurre sembra una saetta. In più si concede il lusso di segnare il terzo gol rossoazzurro dribblando quattro campioni d’Italia. Questa notte, per lui e per Catania, sarà difficile da dimenticare.

FLOP:

MUNTARI 3,5: se non è record, poco ci manca. E menomale che il tranquillo e pacato Mourinho era in tribuna, se no chissà quante gliene avrebbe dette (questa volta a piena ragione). Perché se la squadra è in difficoltà e l’allenatore ti manda in campo, certo non si aspetta da te che ti faccia subito ammonire provocando una punizione dal limite e sugli sviluppi di quest’ultima lasci la squadra in dieci con un rigore contro. Per la serie: dammi solo un minuto, un attimo ancora… Imperdonabile.

GRYGERA 4: il difensore ceco diventerà famoso per essere capace di fare più danni di un elefante in un negozio di cristalli. Due settimane fa si inventava assistman per il rosanero Budan, questa volta decide di omaggiare il senese Maccarone che ringrazia vivamente e trascina i suoi verso il 3-3 finale. Il suo futuro in maglia bianconera si prospetta sempre più un grande punto di domanda.

MUSLERA 4: prima di portare i giocatori a Lourdes ci mancava solo lo psicologo. Ma il presidente Lotito, dopo l’ennesima sconfitta stagionale, ha subito rimediato. Chissà se l’esperto riuscirà a risolvere i problemi di una squadra proiettata sempre più verso la B, attribuendo alla mancanza di fiducia e autostima tutti gli errori dei biancocelesti. Perché sinceramente papere come quelle di Muslera non sembrano dovute alla mancanza di sicurezza tanto quanto alla mancanza di talento. Non ci resta che sperare nello psicologo.

 Silvia Dell'Orto

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2009/2010