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Cirinà lancia la volata playoff: «Usinese in forma e il terzo posto ci dà grande euforia»
Il tecnico: «Piga e Merella? Un traino per tutti»

Cirinà lancia la volata playoff: «Usinese in forma e il terzo posto ci dà grande euforia»

Se la lotta per il primo posto sembra apparentemente un affare Fonni-La Palma, quella per il terzo posto ritrova una compagine che aveva fatto parlare di sé già nel girone d’andata: l’Usinese di Ivan Cirinà. Con il 4-2 al Tempio e col contemporaneo pareggio casalingo del Latte Dolce, i rossoblù hanno raggiunto quota 41 punti, archiviando con sei giornate d’anticipo il discorso salvezza e regalandosi un finale di campionato con un traguardo prestigioso da inseguire come i playoff. «Credo che il nostro primo obiettivo sia stato raggiunto e superato a pieni voti – fa notare il tecnico Cirinà, l’anno scorso alla guida della Torres – ora ci godiamo il momento cercando di rompere le scatole alle grandi del campionato giocando con molta tranquillità e, alla fine, guarderemo la classifica per vedere come è andata. Non nascondiamo che un pensierino a qualcosa di importante, a 6 giornate dalla fine, lo stiamo facendo».

 

Domenica contro il Tempio una partenza fulminea, 3-0 dopo 24’ che ha stordito i galletti

«Siamo in un momento di grande forma e le tre vittorie consecutive, dopo il pareggio con il forte Latte Dolce, lo dimostrano. Contro il Tempio era tanta la voglia di fare bene sapendo che per gli scontri presenti nella giornata potevamo ritrovarci al terzo posto. Infatti è capitato così, vittoria e 3° posto solitario»

Un 4-2 ottenuto con la doppietta di Merella, già decisivo col Codrongianos, e altri due gol importanti del ritrovato Pietro Piga. I due danno così un’alternativa al bomber Ippoliti

«La nostra forza è il gruppo ormai solido. Piga e Merella, usinesi doc, sono un traino per tutta la squadra e motivo di orgoglio per il paese, senza dimenticare i vari Derosas, Fiori, Campus, Tanca, Muroni, tutti giocatori di Usini che tengono in maniera particolare alla maglia che indossano»

Il terzo posto è una posizione che avete occupato in tre circostanze nel girone d’andata ma mai nel ritorno, a sei giornate dal termine però assume un’altra importanza

«Abbiamo attraversato un momento di calo con diverse squalifiche di giocatori che erano in diffida specialmente nel mese di gennaio. Ora, recuperate le forze, il nostro cammino è ripreso come all'andata e ci fa ben sperare per la volata finale. Resto sempre convinto del fatto che sia importante avere la forma migliore a marzo e aprile, dove si decidono il 90% delle posizioni di un campionato, e ritrovarsi con questa classifica ci dà grande euforia e fiducia per il proseguo»

Aldilà del rallentamento di squadre come Latte Dolce, che non vince da 5 gare, Porto Rotondo, che ha perso le ultime 4 partite, e Olmedo in crisi societaria, questa posizione è giustificata da un livello di gioco raggiunto piuttosto alto

«La vicenda rimborsi di Olmedo, il fatto che il Porto Rotondo abbia avuto tante squalifiche nelle ultime domeniche e la grande impresa del Latte Dolce che ha raggiunto la finale di Coppa Italia, distraendola e togliendole forze fresche per il campionato, ha fatto sì che la nostra squadra approfittasse di queste situazioni per ritrovarsi al 3° posto. Siamo stati bravi a cogliere l'attimo attraverso un bel gioco, che ha raggiunto un grande livello frutto di mesi di allenamenti molto intensi che i ragazzi hanno seguito con enorme attenzione e assiduità. Però farei attenzione alla bravissima Dorgalese, poco menzionata, ma che dimostra di poter dire la sua in chiave play off»

La crisi economica dell’Olmedo rischia di falsare un po’ questo finale di campionato? Voi, tra l’altro, li avete già incontrati e siete stati battuti

«Sì, credo che la vicenda Olmedo stia influenzando e influenzerà il proseguo del campionato. Mi spiace molto per la società e per il giovane tecnico Fabio Pala che tanto bene stava facendo mostrando un calcio brillante e divertente, ma ogni anno si materializzano queste vicende a vari livelli. Penso che la Federazione debba valutare il fatto di regolamentare la questione dei rimborsi ai giocatori, così come si è fatto con gli allenatori, tenendo sempre presente che apparteniamo a campionati dilettantistici»

Nelle ultime sei gare c’è una sorta di esame di laurea per voi, visto che incontrerete la capolista Fonni e la vice La Palma, entrambe fuori casa

«Non guardiamo il calendario ma partita dopo partita, consci del fatto che non abbiamo niente da perdere e, con la tranquillità acquisita, possiamo fare bene in ogni campo. Siamo consapevoli di averne i mezzi e la forza ma rispettando tutti, anche le squadre di bassa classifica che hanno dimostrato di saper vendere cara la pelle. Giocare a Fonni e Santa Maria La Palma sarà un piacere ed un onore poterlo fare aspirando a traguardi impensabili ad inizio stagione»

Il La Palma dominatore per gran parte del campionato ora insegue la vetta. Nonostante siano andati via diversi giocatori riuscirà a vincere il campionato?

«Sarà una bella lotta con il Fonni che ha dimostrato di essere squadra compatta e solida. Ancora adesso non so chi sia andato via o chi sia rimasto al La Palma ma, visto chi è sceso in campo domenica, può allestire sempre una buona formazione e gli innesti di Levacovich e Cossu renderanno ancora più affascinante e apertissimo il finale di campionato»

Domenica incontrate il Monte Alma, che non vince da 7 gare e che è scivolato al penultimo posto, che gara sarà?

«Nulvi è un campo molto difficile e caldo, non sarà derby ma il valore è simile. Si è visto come le squadre di bassa classifica possano vincere con tutte le prime della classe e quindi non sottovaluteremo l'impegno anche perché le cronache parlano di un Monte Alma in salute, con un bravo tecnico come Manunta e composta da giocatori di ottimo livello come Rivolta, Mulas e Deroma che lotteranno tantissimo consci di non poter sbagliare ancora»

Fabio Salis

In questo articolo
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Stagione:
2010/2011
Tags:
Sardegna
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