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Sport e Salute
Sport e Salute ha già liquidato 600mila euro da inizio pandemia

Collaboratori sportivi, gli indennizzi per il periodo 1 gennaio-5 marzo slittano a febbraio per la crisi di governo

Da diversi giorni era ormai chiaro lo slittamento a febbraio del pagamento del bonus per i collaboratori sportivi, per il periodo che va dall'1 gennaio fino al 5 marzo, cioè quando scadrà l'ultimo DPCM che ha prorogato la sospensione degli sport di contatto e delle attività nelle palestre e piscine.

La tranche degli aiuti economici al mondo dello sport, annunciata nelle settimane scorse dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e che sarà sempre pagata da Sport e Salute, era stata inclusa nel Decreto Legge "Ristori 5", dopo che lo scostamento di 32 miliardi (che porta a 165 miliardi l’extra deficit da inizio pandemia) aveva già ricevuto il via libera dal Parlamento con una votazione unanime. A ritardare, però, l'invio dei bonifici per le indennità sui bonus dei collaboratori sportivi - che saranno un forfait per i mesi di gennaio e febbraio e i primi 5 giorni di marzo - oltre al contributo a fondo perduto per le Associazioni Dilettantistiche e le Società Sportive, è stata la crisi di governo innescata col ritiro dei ministri di Italia Viva e le conseguenti dimissioni del premier Conte. 

L'attuale governo, comunque, resta in carica per espletare gli "affari correnti" e, tra questi, c'è l'approvazione del Decreto Legge con tutti gli aiuti Covid, oltre a quelli per il settore sportivo ci sono i ristori per le chiusure di gennaio, il bonus Partita Iva destinato agli autonomi e liberi professionisti, la proroga della cassa integrazione fino a giugno, la rottamazione delle cartelle esattoriali. Il testo del decreto potrebbe essere portato sul tavolo del Consiglio dei Ministri per l'approvazione sarebbe dovuto approdare in quest'ultimo weekend di gennaio ma ci sarà uno slittamento alla prima settimana di febbraio. 

 

Tre giorni fa il ministro Spadafora aveva già ipotizzato l'attuale scenario attraverso la propria pagina social in cui conferma l'erogazione dell'indennità in un'unica soluzione per il periodo 1 gennaio-5 marzo lasciando l'incognita per la data dell'accredito sui conti correnti dei collaboratori sportivi: «Sto ricevendo molti messaggi e commenti giustamente preoccupati e indignati per l’assenza di novità sui bonus e i contributi a fondo perduto da gennaio al 5 marzo. La verità è che la scorsa settimana noi abbiamo scritto le norme necessarie per garantire il bonus ai collaboratori sportivi e i ai titolari di Partita Iva, il fondo perduto per le Asd e Ssd, il sostegno per le società e i centri sportivi, compreso un fondo specifico per le spese sanitarie e i tamponi.

Siamo riusciti anche a superare le difficoltà riscontrate da alcuni di voi, prevedendo norme per risolvere le situazioni segnalate nei commenti ai post precedenti. Purtroppo, questa assurda, grave e sconsiderata crisi con le conseguenti dimissioni del presidente del Consiglio hanno prodotto un rallentamento ai lavori e non è ancora chiaro come evolverà la situazione. Io, come sempre, finché sarò Ministro, metterò il massimo impegno per garantire quanto è giusto e doveroso a ciascuno di voi».

 

Il 21 gennaio, invece, Sport e Salute aveva annunciato il ritardo nell'erogazione delle indennità a causa della mancata emanazione dell'apposita normativa da parte del Governo mentre nella giornata di ieri ha fatto il punto della situazione sulle erogazioni pendenti del 2020 e l'ammontare finora liquidato con esito positivo

«Nella seduta di ieri il Consiglio di Amministrazione di Sport e Salute SpA, alla luce della nota ricevuta dalla Ragioneria generale dello Stato, che ha autorizzato l'utilizzo delle somme, ha disposto i 13.972 pagamenti che erano stati deliberati nella precedente seduta del 15 gennaio 2021 (13.371 per indennità novembre 2020, 601 per indennità dicembre 2020). 

Sempre a seguito della predetta nota è stato autorizzato il pagamento di ulteriori 17.965 indennità a seguito della dichiarazione di conferma dei requisiti propedeutica all’erogazione automatica delle indennità (158 per indennità giugno 2020; 1.040 per indennità novembre 2020; 16.767 per indennità dicembre 2020). Inoltre il CDA ha approvato l’erogazione dell’indennità per ulteriori 10.842 domande relative all’indennità di novembre 2020 e di ulteriori 732 domande per l’indennità di dicembre 2020.

Contestualmente, il Consiglio di Amministrazione ha disposto il rigetto di 15 domande per l’indennità di giugno, di 6.026 domande per l’indennità di novembre e di 602 domande per l’indennità di dicembre.

Allo stato, dunque, rimangono in istruttoria soltanto le domande presentate da soggetti minorenni le cui prime integrazioni sono state ritenute insufficienti e per le quali la Società sta richiedendo un’ulteriore integrazione relativamente alla certificazione della firma dei genitori o del tutore.

Resta invece ad oggi immutato il dato dei pagamenti (totale liquidato con esito positivo: euro 545.218.400, a fronte di 661.638 singole indennità corrisposte per 164.490 beneficiari). La prossima settimana, solo all’esito dei pagamenti disposti ieri, complessivamente ammontanti ad euro 34.777.200, sarà pertanto possibile aggiornare tale dato.

Da ultimo, in coerenza con il parere ricevuto dall'Avvocatura dello Stato - la Società ha richiesto all'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale l'invio dell'elenco delle persone, percipienti l'indennità sia da INPS che da Sport e Salute, che non risultino rientranti nell'alveo dell'articolo 27 del decreto legge Cura Italia». 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2020/2021